Molti teatri romani stasera salutano spettacoli davvero importanti: se volete passare una domenica all’insegna della cultura spulciatevi qualche sinossi e regalatevi un teatro!
Teatro Argot Studio: Intervista
Intervista è l’adattamento teatrale dell’omonimo film di Theo Van Gogh, regista olandese assassinato nel 2004 da un fondamentalista islamico per il cortometraggio Submission, che denunciava la posizione d’inferiorità della donna araba. La questione femminile è centrale anche in questo testo (del 2003) in cui la famosissima Star di soap opera Katia, è messa ‘sotto accusa’ dal giornalista politico Pierre Peters, mandato contro voglia ad intervistarla la sera della caduta del governo. L’incontro tra i due inizia in maniera disastrosa e si trasforma rapidamente in una battaglia spietata.
Teatro dell’Orologio: Kamikaze Number Five
Kamikaze Number Five è il racconto del dies irae, il giorno dell’ira e del giudizio finale, divenuto terreno, carnale, umano. Il testo racconta le ultime ore di un kamikaze. Mentre si prepara per la fine, egli richiama i fantasmi della sua famiglia distrutta: il padre, il fratello, la madre e la sua unica figlia. Le presenze si uniscono in una Totentanz, una danza macabra, una riflessione sulla morte che attraversa e trafigge la vita. L’odio sotteso all’intero racconto assume temperature e intensità diverse: da esso emergono ritmicamente forza, dolcezza, premura, fratellanza, così come la furia cieca e il dramma di appartenere senza scampo alle proprie relazioni, alle persone amate, al luogo in cui si nasce o si cresce. Sebbene sia il racconto di un atto estremo esso è tutt’altro che la descrizione di un’anima monolitica e compiuta. È invece ambientato su una soglia, su una linea di tensione, sui passaggi che conducono alla trasformazione. Il testo non si rifugia nel “politicamente corretto”, è eccitato ed elettrizzante, fortemente vero e crudele: il pensiero radicale è rappresentato attraverso le sue logiche stringenti e per i suoi valori del tutto basati sul sentire viscerale, rendendo ciò che viene rivelato contemporaneamente condivisibile e inaccettabile.
Teatro L’Aura: Il Principio di Archimede
Marco e Diego sono due giovani istruttori di nuoto, Marco più riservato, Diego più esuberante. Quest’ultimo, che insegna ai più piccoli, un giorno abbraccia e bacia un bambino davanti ai suoi compagni. Una bambina lo riferisce a sua madre e provoca una reazione a catena. Questo semplice gesto è una dimostrazione innocente di affetto o il segno di una mostruosa perversione? La realtà oggettiva è difficile da delineare, tutto è questione di interpretazione ed un solo particolare può cambiare la lettura dei fatti. Anna, la direttrice della piscina, si scontra con due visioni opposte dell’accaduto. Incalzata da un gruppo di genitori inferociti si trova da sola a ricercare la verità oltre che ad affrontare i fantasmi del proprio passato.
Teatro degli Audaci: Romani si nasce, Italiani si diventa
In scena un grande interprete, Gianfranco D’Angelo, attore e comico, uno dei maggiori protagonisti della televisione degli anni Ottanta e Novanta, ci conduce in un percorso ideale attraverso monologhi, racconti e poesie, che esaltano con spirito, ironia, leggerezza e teatralità le emozioni, le paure, i difetti e i desideri della gente che vive e popola la nostra Bell’Italia. poco conosciuta, da valorizzare e amare sempre di più. Lo accompagna in questo viaggio il gruppo musicale I Cerchi Magici, diretti dal Maestro Maurizio Francisci, che da anni compie un appassionato lavoro di ricerca nell’infinito patrimonio della musica popolare italiana. Tre belle voci soliste vibrano all’unisono, con un ritmo che coinvolge protagonisti e spettatori, affinché l’emozione non venga mai meno. Insomma, uno spettacolo da non perdere!
Teatro Quirino: Bisbetica
Vi rimandiamo alla nostra recensione!
Teatro Ambra Jovinelli: Provando…Dobbiamo Parlare
Vi rimandiamo alla nostra recensione!
Teatro Sala Uno: La Tredicesima Notte
8 profughi, 8 personaggi di Shakespeare. 8 storie che si incrociano in un solo destino che potrebbe essere quello di ognuno di noi.
…. in lontananza rumori di guerra. Ci troviamo in un luogo di frontiera, una lunga rete che sparisce nel nulla con telecamere e filo spinato delimita lo spazio. La notte sta scendendo. Da fuori, arrivano trafelati e impauriti 8 personaggi che evidentemente stanno fuggendo e si trovano a non poter andare avanti. Sono, loro malgrado, costretti a passare la notte insieme e accamparsi nell’attesa di passare “la frontiera” perché evidentemente indietro non si può tornare. I personaggi non si conoscono tra loro, a parte due che sembrano essere padre e figlia. Hanno tutti delle torce con le quali si illuminano diffidenti e curiosi. Durante questa notte di paura ognuno di loro si rivelerà agli altri intrecciando rapporti di diffidenza, curiosità, odio, compassione, amore e disprezzo.
Buona domenica da Culturamente!