Quei “momenti di trascurabile felicità” con Valerio Aprea

gasometro-valerio-aprea

Il libro Momenti di trascurabile felicità si trasforma in racconti squisitamente “alla romana” grazie all’attore Valerio Aprea, protagonista sul palco del Gasometro lo scorso 21 luglio.

Ad accompagnarlo durante lo spettacolo c’erano le splendide dita di Alessandro Chimienti, storico chitarrista della band di Alessandro Mannarino.
Come parlarvi di questo reading? Prima di tutto, se non avete mai letto Francesco Piccolo, dovreste farlo, che siate lettori famelici oppure no: il premio Strega 2014 ha infatti il dono di saper cogliere, e poi raccontare agli altri, attimi infinitesimali della vita quotidiana, aneddoti in cui tutti ci ritroviamo, pensieri che tutti abbiamo fatto almeno una volta.
Se questo da un lato rende Piccolo un grande esegeta dell’animo umano, forse rende noi umani molto più simili di quanto crediamo. Siamo legati da una fitta trama di consuetudini, reazioni, riti scaramantici, tradizioni inconsce, monotonie latenti, a cui non facciamo proprio caso.
E se tra le righe di Piccolo questo ci fa ridere quanto riflettere, dalla bocca di Aprea, un cantore a tutti gli effetti, non può che farci ridere di cuore.
Passa solo un minuto dall’inizio del reading che subito il pubblico inizia a ridere: sarà così per tutta l’ora e mezza successiva. Risa di gusto, perché le persone si riconoscono in questi cliché: dalle frasi formulari della nonna alle scale scese con frenesia dopo un bacio estivo, fino alla storia di una bottiglia, che gira mezza Roma passando di amico in amico, casa in casa.
Più di un secolo fa veniva riconosciuto a Giovanni Pascoli il merito di aver inserito la quotidianità, tanto nella forma quanto nei contenuti, nella lirica italiana dopo secoli di cristallizzazioni letterarie: Piccolo sviluppa in senso felicemente moderno questa grande rivoluzione, posando una lente di ingrandimento su quelle piccole cose che ci rendono felici, che ci accomunano anche se non ce lo diciamo, che ci legano con un filo invisibile. E in questa dolce prigionia, il filo vibra e ci fa suonare allegri come tanti campanelli congiunti quando Aprea ci parla a modo suo, confermandosi un interprete magistrale, che riesce a intrattenere senza sosta, senza noia, e senza incertezza.
L’accompagnamento musicale supporta il one man show regalando un piacevole valore aggiunto ad una fresca serata estiva all’insegna dell’intrattenimento con la “I” maiuscola, come è difficile trovarne di questi tempi. A fine spettacolo ognuno va per la sua strada, il filo sembra sparire. Ma dentro abbiamo la consapevolezza che quelle parole così familiari hanno unito noi sconosciuti per alcuni momenti. Momenti di trascurabile felicità, che fanno la differenza.
 
Alessia Pizzi
 
Foto di Letizia Costanzi
Laurea in Filologia Classica con specializzazione in studi di genere a Oxford, Giornalista Pubblicista, Consulente di Digital Marketing, ma soprattutto fondatrice di CulturaMente: sito nato per passione condivisa con una squadra meravigliosa che cresce (e mi fa crescere) ogni giorno!

COMMENTA QUESTA DOSE DI CULTURA

Lascia un commento!
Inserisci il tuo nome qui