Ladyvette, il trio che vive la sorellanza a ritmo swing

Ladyvette teatro della cometa

Al Teatro Della Cometa di Roma, fino al 18 febbraio 2018, ci sono le Ladyvette con lo spettacolo “Le dive dello swing”, una dose massiccia di buonumore.

Noi di CulturaMente avevamo già avuto il piacere di goderci lo show delle Ladyvette e di condividere con voi le nostre piacevoli impressioni. Infatti, “Le dive dello swing” è andato in scena la scorsa primavera al Brancaccino e a novembre alla Sala Umberto, sempre a Roma.

Le Ladyvette sono un trio scoppiettante, composto dalle attrici/cantanti Teresa Federico, Valentina Ruggeri e Francesca Nerozzi.

Questa volta non ci siamo “accontentati” di assistere al loro spettacolo brillante e coinvolgente. Ma abbiamo colto l’opportunità di intervistare le tre “divette”, come loro stesse si sono definite. Ci hanno svelato come sono nati il loro sodalizio e il progetto artistico.

Lo spettacolo “Le dive dello swing” racconta in prima persona la storia della carriera di tre artiste come un vero e proprio percorso ad ostacoli,tra delusioni ed entusiasmi. Quanto c’è di autobiografico?

Diciamo che l’80% delle situazioni raccontate sono realmente accadute. Tra l’altro quelle più paradossali! Negli anni abbiamo accumulato tantissime soddisfazioni e successi, ma anche tante delusioni. Siamo incappate in cialtroni e sedicenti esperti pieni di promesse.

Siamo cresciute e abbiamo fatto tesoro delle esperienze brutte. Ma, soprattutto, abbiamo deciso di trasformarle in risate e – perché no? – in denuncia. È una bella catarsi per noi, una rivincita. Ed è anche un’occasione per guardare con tenerezza le tre piccole divette di qualche anno fa e dir loro: “state facendo un buon lavoro, i frutti arriveranno”.

Sembrate davvero affiatate ed amalgamate sul palcoscenico. Il ritmo e i tempi comici sono ottimi. Da quanto lavorate insieme? Come vi siete conosciute? È nata prima la vostra collaborazione tra artiste e poi il progetto o viceversa?

La formazione è cambiata nel corso degli anni. Valentina (Pepper) e Teresa (Sugar) si sono conosciute 5 anni fa durante un master di recitazione, mentre Francesca (Honey) è subentrata due anni fa. Non eravamo amiche prima di iniziare a lavorare insieme. Ma, conoscendoci subito sul campo, lavorando fianco a fianco giorno e notte, tutti i giorni, si è creata tra noi una “sorellanza”, che va oltre l’amicizia. È un reale capirsi con un cenno, sentire i pensieri dell’altra. E questo ci aiuta tantissimo sul palco. Diventiamo “un mostro a tre teste”, un’unica entità fatta però di tre forti personalità, molto diverse tra loro.

Paradossalmente la nostra diversità rende funzionante il nostro trio, ci rende sfaccettate e complete.

La musica swing, come fate notare voi stesse nello spettacolo, è tornata di gran moda in questi ultimi anni. In molti frequentano corsi per imparare a ballare il lindy hop, ad esempio. Cosa ne pensate di questo successo? E voi come mai lo avete scelto per il vostro progetto artistico? Cosa c’è nello swing che in altri generi non avete trovato?

Lo swing ci è capitato per caso, o destino, se vogliamo. Nessuna di noi era una patita di swing in partenza. L’idea del trio swing era un pretesto per poter creare uno show divertente e ironico. Non avevamo capito all’inizio né il fascino di questo tipo di musica, né la complessità. Quando ci siamo immerse nello swing ci siamo innamorate! Abbiamo cominciato a ballare lindy hop, ad ascoltare lo swing e il jazz degli anni ’30 e ‘40. Dopo poco c’è stato il grande boom del vintage e noi ci siamo ritrovate in mezzo a tantissime giovani band jazz, swing, jive e rock&roll. Ma noi non abbiamo mai voluto “riprodurre” i grandi classici, abbiamo sempre avuto l’esigenza di metterci qualcosa di nostro. Cantiamo quasi totalmente inediti scritti da Teresa Federico e musicalmente stiamo virando verso l’electro swing, grazie all’intelligenza musicale del nostro compositore, arrangiatore e pianista Roberto Gori.

Ne “Le dive dello swing” si fa esplicito riferimento a compromessi e proposte più o meno “indecenti” che le artiste si trovano a fronteggiare nel loro percorso nel mondo dello spettacolo. Ne parlate con ironia e schiettezza. Possiamo considerare questi riferimenti nel vostro spettacolo come a una denuncia, sulla falsariga di movimenti come #metoo e simili che si stanno sviluppando negli USA e in parte anche in Europa? Cosa ne pensate di questi movimenti di genere?

Tutte noi abbiamo visto o vissuto situazioni del genere, dal piccolo ricatto all’abuso di potere e siamo stanche, lo troviamo un atteggiamento sbagliato e retrogrado. Non a caso abbiamo deciso di essere imprenditrici di noi stesse. Siamo tre donne forti e decise alla conquista del mondo, senza nessun uomo alle nostre spalle a dirci cosa fare o dire. Il nostro modo di affrontare la questione è, ovviamente, dissacrante. Cerchiamo di denunciare tramite l’ironia delle nostre canzoni. Il nostro prossimo singolo (in uscita a marzo) parla proprio di come le donne vengono ingabbiate in stereotipi.

 

Ovviamente siamo molto curiosi di ascoltare questa nuova canzone delle Ladyvette. Intanto, però , vi stra-consigliamo di regalarvi una serata unica con “Le dive dello swing” al Teatro della Cometa.

Stefania Fiducia

 

Stefania Fiducia
Splendida quarantenne aspirante alla leggerezza pensosa. Giurista per antica passione, avvocatessa per destino, combatto la noia e cerco la bellezza nei film, nella musica e in ogni altra forma d'arte.

2 Commenti

COMMENTA QUESTA DOSE DI CULTURA

Lascia un commento!
Inserisci il tuo nome qui