“Una stanza tutta per lei” la rassegna ideata da Melania Giglio, Marioletta Bideri e Daniele Salvo continua con la sua programmazione sempre più interessante fino al 14 maggio.
Dal 27 al 30 aprile lo swing è il protagonista con il trio LADYVETTE (Teresa Federico, Valentina Ruggeri e Francesca Nerozzi) che, accompagnate al pianoforte da Roberto Gori, interpretano il trio Lescano.
Le tre sorelle olandesi Leschan giungono in Italia nel 1935 a Torino; i tempi erano duri “Fa freddo a Torino d’Inverno, anche se siamo in Italia, il sole dalla finestra non si vede mai, il costo del carbone è salito alle stelle e noi aspettiamo che il destino giri dalla nostra parte” .
Trovano il successo grazie all’incontro con Carlo Alberto Prato, uno dei curatori della sede torinese dell’EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche). Italianizzano il loro cognome in Lescano e nel 1936 incidono il loro primo brano Guarany Guaranà. Da quel momento arriva il successo: tra i brani più famosi ci sono nel 1937, Tulilem blem blu e Non dimenticar (le mie parole). Nel 1938, È quel fox-trot, Ma le gambe. Nel 1938 Oh! Ma-ma! col Quartetto Cetra e Maramao perché sei morto? con Maria Jottini.
Durante la guerra non sono esenti alle leggi razziali e la madre, che le aveva seguite, è costretta a fuggire dall’Italia; da lì a poco il trio conclude la sua attività e si spegne.

Di origini circensi (il padre era acrobata trapezista) le tre ragazze vengono interpretate dalle bravissime attrici del trio LADYVETTE con un continuo cambio d’abito sul palcoscenico, nascoste soltanto da un intrigante separè come se fossimo in un circo. Abiti all’inizio semplici e provinciali in un crescendo di sensualità: dal tubino nero allo sfacciato intimo rétro fino all’abito lungo di lamé oro, per finire tacco rosso e tubino animalier . L’incursione sul palco di Lillo Petronio che “canta” insieme al trio “Mister Sandman, bring me a dream” apre una ulteriore finestra di comicità.
Le Ladyvette sono sexy e catturano l’attenzione in un susseguirsi di battute e canti, con le loro voci incantevoli e perfettamente armonizzate tra di loro. Ammaliano e divertono, un balzo nel passato ci fa tornare a respirare l’aria degli anni’40 con le emozioni delle sorelle, con le loro delusioni e poi con il loro successo.
Sara Cacciarini