Il misterioso “Segreto di Chet Baker” al Teatro Vascello
Presso il Teatro Vascello si è svolto l’interessante ed avvolgente reading-spettacolo “Il segreto di Chet Baker”, tratto dal romanzo “E nemmeno un rimpianto – Il segreto di Chet Baker” di Roberto Cotroneo, sulla vita del grande jazzista, con la narrazione del grande Massimo Popolizio, l’accompagnamento musicale struggente ed emozionante di Javier Girotto, e la cura registica di Teresa Pedroni.
Un uomo sta lasciando la sua casa di Via Salaria, 30, quando improvvisamente da un mobile spunta un foglio, uno spartito appartenente a My funny Valentine, la celebre canzone di Chet Baker, uno dei suoi artisti preferiti. Ecco che arriva una lettera da una donna di nome Nathalie, il cui contenuto è agghiacciante: Chet Baker, il grande jazzista morto ad Amsterdam nel 1988, sarebbe vivo. Qualcuno lo avrebbe visto suonare in un locale di Giurdignano, nel Salento, chiamato Nostra Signora dei Turchi. L’uomo si mette quindi in viaggio e raggiunge una casa, dove vede una figura umana all’interno. E qui incomincia la nostra storia.
Il testo, estratto dal romanzo “E nemmeno un rimpianto – Il segreto di Chet Baker” di Roberto Cotroneo, riesce, tramite la bellissima voce ed interpretazione di Massimo Popolizio, gli interventi musicali estremamente struggenti di Javier Girotto e la cura registica di Teresa Pedroni nel reading-spettacolo andato in scena al Teatro Vascello, a mettere in luce la complessità del personaggio. In un dialogo onirico ed assolutamente impossibile, Chet Baker svela la sua anima al suo pubblico. Ama una musica semplice, che vada dritta al cuore delle persone. Il suo dramma è la droga, ma è un artista che vive sempre al limite delle sue possibilità, che vuole andare alla ricerca di sensazioni nuove, di mondi nuovi. Racconta di vivere seguendo le teorie di Gurdjieff e ciò lo porta ad affrontare un percorso su se stesso. Il protagonista comincia a sua volta un viaggio iniziatico per una migliore conoscenza della propria persona.
Oltre ad avere una visione a tutto tondo di questo grande artista, la forza della narrazione e dello spettacolo ci spinge oltremodo a guardare dentro di noi, a conoscere meglio la nostra persona ed il mondo che ci circonda, a capire quali siano i nostri limiti e come varcarli, perché la conoscenza deve essere sempre il motore della nostra esistenza.
Marco Rossi