I curiosi “Vicini di stalla” al Teatro della Cometa

Vicini di stalla teatro della cometa

“Vicini di stalla”, una simpatica rielaborazione della vicenda del Natale, è in scena fino al 10 gennaio al Teatro della Cometa.

Fino al 10 gennaio è in scena al Teatro della Cometa (nome adattissimo a questo spettacolo nonché vero e proprio gioiello architettonico) la simpaticissima commedia “Vicini di stalla“. Prodotta da La Bilancia e scritta da Antonio Grosso e Francesco Stella, vanta la regia di Ninni Bruschetta, attore famoso per la partecipazione in varie serie di successo, come Paolo Borsellino nel ruolo del commissario Cassarà, o Boris, nel ruolo di Duccio.
Dopo un lungo viaggio dalla Magna Grecia, in fuga per l’omicidio del Console Pompeo Magno, i pastori Corallo e Armonio, rispettivamente nipote e zio, prendono in affitto una stalla dal rabbino Arcadio. Di notte, però, sentono provenire dei rumori assordanti da un’ altra stalla prossima alla loro. Essa è abitata da Sara, una sorta di figlia dei fiori “ante litteram”, con la quale, dopo un periodo d’incomprensioni, instaureranno un rapporto amichevole. Testimone non visibile di tutte queste vicende è la loro asinella Rosaria, alla quale Armonio è molto legato.
Ma ecco che, in un’altra stalla vicina, arriva una famiglia un po’ particolare, formata da un anziano falegname di nome Giuseppe e da una donna di nome Maria, che partorisce un bambino, di nome Gesù, con dei poteri particolari. A lui si affezionano soprattutto Armonio e Rosaria (che diventa l’asino della Natività). Ma questo bambino, notizia eclatante, è destinato a diventare il Re del mondo. Ed ecco che si ripresenta il loro padrone Arcadio, inviato dal re Erode, per ordinargli di ucciderlo, pena la crocifissione. Armonio non vuole accettare, ma Corallo, spinto dalla voglia di avere tutti i soldi promessi per chi porterà a termine tale crimine e, per la paura di essere scoperto (è lui il vero responsabile dell’omicidio del console Pompeo, di cui la sua innamorata Sara si scoprirà essere figlia), inizialmente accetta, ma viene fermato dal bambino stesso, che dimostra davanti a lui le sue capacità. Saranno allora condannati a morte, con Sara che tormenta il povero Corallo, dato che nel frattempo ha avuto un bambino da lui.
La commedia è simpaticissima, ironica, fresca divertente, perché dà una visione del Natale particolare senza mai cadere nell’offesa o nell’oltraggio. Possiamo dire che questa pièce è oltremodo cinica, perché mette in luce, seppur con leggerezza, l’arrivismo dell’essere umano e la mancanza di dialogo che attanaglia la nostra società moderna. Tutti gli attori sono stati semplicemente formidabili e hanno dato il massimo nei loro ruoli.
Marco Rossi
@marco_rossi88
(Foto di Gabriele Gelsi)
Storico dell'arte e guida turistica di Roma, sono sempre rimasto affascinato dalla bellezza, ed è per questo che ho deciso di studiare Storia dell'Arte all'Università. Nel tempo libero pratico la recitazione. Un anno fa incontrai per caso Alessia Pizzi ed il suo team e fu amore a prima vista e mi sono buttato nella strada del giornalismo. Mi occupo principalmente di recensioni di spettacoli e di mostre, concerti di musica classica e di opere liriche (le altre mie grandi passioni)

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