Da un’idea di Casa Shakespeare e Sarah Biacchi, attrice, soprano e regista, nasce Hamletas in scena al Teatro Eliseo fino al 28 ottobre.
Lo spettacolo fa parte della programmazione dell’Eliseo Off. Un progetto che nasce dallo slancio tipico del teatro autoriale che incarna l’esigenza di uscire dalle sedi consuete come il palco e di scoprire, vivere ogni spazio del teatro.
Il foyer, la balconata, ogni spazio secondario diventano in questo modo protagonisti pulsanti della rappresentazione; un ritratto di vita incorniciato negli ambienti intimi della quotidianità.
Gli spettatori sono parte integrante del pathos interpretativo degli attori: costretti in uno spazio dove non esiste la subalternità del rapporto tra fruitore e donatore d’arte vengono pervasi dalla drammaticità dell’atto teatrale, restituendo le emozioni amplificate agli interpreti.
Quasi un esperimento di house concert in uno spazio che abita le zone più suggestive, quelle dove è lecito sognare e lasciarsi attraversare dallo sforzo creativo dell’attore, autentico nella sua umanità invasata dal demone artistico dell’interpretazione.
Tornando ad Hamletas, nessuna opera avrebbe potuto calzare così bene lo spirito della rassegna. Un Amleto interamente al femminile, in contrapposizione con il crossdressing del teatro vittoriano.
Dieci attrici incarnano Amleto di Shakespeare: una piccola rivoluzione che capovolge il teatro precedente la Riforma, dove i ruoli femminili erano interpretati esclusivamente da uomini.
È il viaggio di un’anima (Amleto), scolpito per la prima volta nel corpo di Francesca Ciocchetti, accompagnata da un solido gruppo di interpreti prestigiose. Una lettura registica “animica” dove il genere diventa importante per scorrere dentro le vene di una storia con un disegno predestinato.
Il cast è di altissimo livello è composto da Francesca Ciocchetti, Galatea Ranzi, Ludovica Modugno, Debora Zuin, Federica Sandrini, Elena Aimone, Serena Mattace Raso, Caterina Gramaglia, Tullia Daniele, Diletta Acquaviva; aiuto regia Solimano Pontarollo.
Geniale la rivisitazione della Biacchi che tra chiaroscuri di emozioni e di tagli scenici ad effetto coinvolge il pubblico tecnico ed esperto della prima serata. Un Amleto che impersona l’uomo contemporaneo, un personaggio lacaniano che rifiuta la propria immagine riflessa nello specchio del potere; personaggi forti, taglienti, con una dignità forte.
Un dramma che sostituisce alle melanconia originale del personaggio una patologia del dolore più somigliante alla fase maniacale nella depressione bipolare, la dannazione moderna della scissione dell’Io.
“Essere pronti è tutto, dice Amleto. Rispondiamo alla chiamata come artiste, come creatrici, come donne. Siamo pronte, nel 2018, ad accettare la sfida” afferma la regista Sarah Biacchi. Racconta la lotta fra l’essere e il non essere che ogni essere umano deve affrontare, senza domandarsi se sia uomo o donna: semplicemente spirito.
Hamletas vi aspetta all’Eliseo ogni sera alle 20.30 al Teatro Eliseo di Roma.
Antonella Rizzo