Generazioni, tre storie di donne nella Storia

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Generazioni, tre storie di donne nella Storia

La prima ad andare in scena è la Circomare Teatro con lo spettacolo Generazioni, scritto e interpretato da Alessandra Cappuccini, diretto da Mario Umberto Carosi.

Tre donne, tre storie diverse e sparse nel tempo (durante la Seconda Guerra Mondiale, i moti degli anni ’70 e i giorni nostri) eppure unite da due fattori: ricordi e parentela. Una nonna e una madre vengono raccontate da una ragazza dei giorni nostri. Tre donne distanti, eppure legate dalla forza di volontà, inserite in mondi dove la speranza è sempre ad un passo e i sognatori riescono ad anticipare gli inventori.
Spettacolo veloce ma da non sottovalutare. Le tre donne sono caratterizzate bene da Alessandra Cappuccini, che si destreggia in un mix di battute, ricordi e cambi di personaggi. L’attrice, sempre sola in scena, a piedi scalzi e cambiando abito, ci mostra tre personalità ‘contro-corrente’ per i loro periodi: la nonna ha una figlia senza sposarsi, la madre è all’interno delle grandi proteste e la protagonista, in un mondo di raccomandazioni e favori sessuali, segue il suo sogno di fare l’attrice. Forte è l’ironia presente nelle scene (da applausi il ‘prima’ del provino e il confronto fra le candidate) e la caratterizzazione dialettale dei personaggi.

Donne e Storia, argomenti forti, attuali e sempre pronti a prestarsi a spettacoli teatrali. L’attrice-autrice ha dichiarato di aver mischiato ricordi della propria famiglia e di altre: “La storia di mia nonna è praticamente vera: rimase incinta senza sposarsi e andò a vivere con mia madre in una stazione. La storia di mia madre è stata un po’ influenzata dal racconto di una donna che ho conosciuto e che, al contrario di mia madre (che a quei tempi era troppo giovane), ha vissuto davvero le grandi manifestazioni”. Il regista Mario Umberto Carosi  invece ha dichiarato che: “Tutti i personaggi sono caratterizzati come delle maschere. Queste, infatti, insieme alla musica e al canto accompagnato dalla chitarra, rappresentano molti degli elementi di quel teatro popolare che la compagnia si prefigge di seguire”.Spettacolo degno del DOIT Festival che, questa settimana, si prenderà una settimana di ‘pausa’ e riprenderà il suo svolgimento il 29 marzo.

Francesco Fario

Attore e regista teatrale, si laurea in Lettere Moderne a La Sapienza per la triennale, poi alla magistrale a TorVergata in Editoria e Giornalismo. Dopo il mondo del Cinema e del Teatro, adora leggere e scrivere: un pigro saccentone, insomma! Con Culturamente, ha creato la rubrica podcast "Backstage"

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