Fare qualcosa di concreto per i bambini Siriani con #EveryChildIsMyChild.
Tutto nasce da un whatsApp mattutino di Anna Foglietta, un urlo al mondo, il 5 aprile scorso. All’inizio ha coinvolto solo alcuni amici ma in pochissimo tempo si è trasformato in un gruppo di oltre 240 persone. Attori, registi, musicisti, persone della televisione, sportivi e cantanti. Intorno a questo pensiero, riescono da due mesi a dialogare e costruire un progetto. Fare qualcosa di pratico. Daniele Silvestri ha iniziato a dire “perché non facciamo qualcosa”, Paolo Genovese ha collaborato con nuove idee, Tosca ha messo a disposizione l’Officina delle Arti Pasolini per le riunioni fiume fino a tarda notte, Marco Bonini è diventato lo sponsor con lo slogan “pubblichiamo la chat”.
In realtà sono tutti già da tempo impegnati in associazioni benefiche ma per la prima volta si sono trovati per unire forze.
Per rompere il muro dell’indifferenza.
Durante la conferenza stampa tenutasi alla Casa del Cinema
si sono suddivisi in gruppi per esporre le loro idee. I primi a scendere in campo sono stati Anna Foglietta, Paolo Genovese, Massimiliano Bruno, Vinicio Marchioni e Marco Bonini.
Anna introduce la sua idea di partenza, qui sotto il video:
Daniele Silvestri, Tosca e Tosca D’Aquino e Fabrizio Frizzi parlano della seconda parte del progetto: il concerto che si terrà il 5 agosto prossimo a Vulci.
All’interno del Parco archeologico e naturalistico di Vulci, un posto dove creare un mondo nuovo.
Ci sarà un concerto finale. Ma non solo, anche Street band, una cucina a vista dove prepareranno la merenda per far partecipare in tanti ad attività diverse, un rapporto diretto con le persone che verranno.
I bambini saranno ben accetti, ci sarà uno spazio dove alcuni attori leggeranno le storie, disegneranno con i piccoli alcune magliette e una zona dove le madri potranno occuparsi dei loro bambini.
Gli artisti serviranno al bar, accoglieranno all’ingresso, oppure parteciperanno a “Ciak si prova“: alle persone verrà data la possibilità di realizzare delle scene di film insieme ad attori e registi.
Daniele Silvestri interviene “Sarà anche un modo di mettersi in gioco in tanti modi diversi”
Tosca racconta la sua esperienza:
” Ho conosciuto Lina Ben Mhenni la blogger artefice della rivoluzione araba, quando sono stata in Tunisia. Colei che si era nascosta e diceva al mondo cosa stava succedendo là. Cose che noi non pensiamo. Grazie a lei in molti si sono mobilitati per fare una raccolta di libri nelle carceri.
Perché i ragazzi vengono reclutati dall’Isis proprio là dentro dove gli unici libri presenti sono solo quelli legati alla violenza.
Con l’arte si può fare qualcosa. Siamo una forza. Attraverso noi si possono cambiare le cose”.
Il terzo gruppo di artisti con Martina Colombari come portavoce, ha presentato il libro, edito da Salani, che sarà in uscita a novembre. Un altro progetto concreto per aiutare i bambini.
Scrivere dei racconti di felicità. Perché forse serve ai bambini siriani.
L’obbiettivo di #EveryChildIsMyChild è creare una scuola la “Plaster School project” (La scuola cerotto).
“Togliere i bambini dalla strada, ridare loro l’infanzia”
Il progetto che partirà a settembre, sarà realizzato a Reyhanli in Turchia, al confine con la Siria. Si tratta di aprire una scuola per bambini figli di famiglie profughe in difficoltà che vengono costretti a collaborare rovistando nella spazzatura oppure chiedendo l’elemosina. SI tratta di una scuola a tempo pieno 5 giorni alla settimana integrato ad attività ludiche e ricreative. I maestri avranno un supporto di uno psicologo.
I bambini avranno il pranzo garantito ogni giorno e la possibilità di avere tessere prepagate da utilizzare in una catena di supermercati per beni di prima necessità. Solo a chi frequenterà assiduamente la scuola. Il progetto sarà anche sostenuto dalla municipalità turca che non vuole assolutamente situazioni di accattonaggio presenti adesso. Il costo stimato a circa $85000 dollari all’anno e verrà sovvenzionato dai ricavi di queste iniziative.
Sara Cacciarini