Il Balletto di Roma annuncia la graduale ripresa delle attività dopo l’emergenza sanitaria e al proprio 60° anniversario affida il valore simbolico di un nuovo inizio.
Con oltre mezzo secolo di storia già vissuta e altrettanta da scrivere, la struttura affida al proprio 60° anniversario il valore simbolico della “ripartenza”, ribaltando le incertezze che hanno travolto il settore dello spettacolo dal vivo in una possibile rinascita per tutti.
Già attiva dai primi giorni di aprile con i programmi di formazione a distanza, la Scuola Online del Balletto di Roma ha continuato a fornire agli oltre 300 allievi un’innovativa modalità didattica a favore della continuità di allenamento ed educazione teorico-pratica.
Nell’“anno zero” di una nuova storia, il Balletto di Roma riparte dalle solide fondamenta del proprio passato e avvia una riscrittura delle proprie attività, sempre attente e allineate all’evolversi della situazione sanitaria globale.
I programmi del Balletto di Roma che avrebbero dovuto celebrare in questi mesi la storica fondazione del 1960 vengono riformulati per far fronte alle sfide del presente e per predisporre strumenti adeguati agli scenari futuri.
Nell’immediato, il Balletto di Roma conferma i programmi e le attività che lo vedono impegnato sui fronti della formazione e della produzione.
Per quanto riguarda la Compagnia, in attesa del possibile rientro in sala per la regolare ripresa degli allenamenti, si annuncia la riprogrammazione a novembre e dicembre del tour internazionale, in Cina e in Brasile, di Giulietta e Romeo di Fabrizio Monteverde.
Con lo storico riallestimento del 2002 (debutto originale al Teatro Carlo Felice di Genova, 1989), osannato dalla critica e dal pubblico con oltre 300 repliche e più di 200.000 spettatori, il Balletto di Roma torna in Cina dopo i successi nel 2011 ripresentando uno degli spettacoli di danza più visti in Italia, simbolo della qualità artistica della compagnia nel mondo.
“La Scuola è l’immagine della speranza che guida oggi le nostre idee e iniziative, nella convinzione che proprio dalle nuove generazioni la danza debba ripartire, con ancora più forza e spirito di ricostruzione – sottolinea Luciano Carratoni, general manager del Balletto di Roma – Siamo di fronte ad una situazione epocale, tutta l’umanità riparte in un certo senso da adesso. Il fatto che questo coincida con il 60° anniversario del Balletto di Roma ci impone una profonda riflessione sulla nostra storia e sul nostro futuro, sospesi ma non immobili tra un “prima” e un “dopo” emergenza. La ripresa in questo senso è per noi già iniziata, fondata non tanto sulla concreta ripresa di uno spettacolo, quanto sulla riformulazione del nostro lavoro e delle prospettive della danza in generale. Quello che ci auguriamo nel breve termine è intanto il ritorno ad una graduale “nuova normalità”, dalla quale poter ripartire e continuare nel tempo a realizzare i nostri programmi secondo le condizioni che ci troveremo di fronte.”
Nell’immagine in alto, Giulietta e Romeo, coreografia di Fabrizio Monteverde - Produzione Balletto di Roma - Foto Matteo Carratoni.