“ASCOLTATE! Cartoline a Roma, spettacolo andato in scena il 5 novembre 2015 al Teatro Vascello, è un ritratto autentico di Roma, dei suoi abitanti e dei suoi segreti”
Roma è la Città Eterna, un luogo che affascina da secoli, con i suoi monumenti, la sua storia, la sua cultura, la sua gastronomia e le sue tradizioni. È anche una città travagliata, piena di problemi, piena di segreti e misteri da raccontare.
Questo è il percorso intrapreso dalla Compagnia Menoventi per il progetto ASCOLTATE!, una raccolta di interventi performativi dedicati ad alcune città italiane realizzati in collaborazione con E-production ed, in questo caso, anche con il Festival Teatri di Vetro, giunto alla sua nona edizione.
Ogni performance sarà una voce, e per ciascuna di esse si raccoglieranno questionari – elaborati anche con l’aiuto di sociologi – atti ad indagare differenti aspetti per ogni città coinvolta. Gli verranno poi raccolti, assemblati e trasformati da Gianni Farina e Consuelo Battiston attraverso un lavoro di composizione drammaturgica.
La prima di queste voci è stata dedicata a Roma e la performance si è tenuta giovedì 5 novembre 2015 presso il Teatro Vascello.
La scenografia curata da Laura Bulzaga si presenta scarna, vi è solo un podio con un microfono. Ad un certo punto arriva una ragazza con zaino in spalla. Poggia il suo zaino e comincia a leggere. Da questi interventi viene fuori l’immagine autentica di Roma, raccontata attraverso lo sguardo del turista. Roma è affascinante, ammaliante, una città che ti fa sognare, ma allo stesso tempo è anche una città difficile, piena di problemi; una città talmente ricca di monumenti e storia da stordire il turista, il quale si sente soffocato. Il rapporto con i romani non è sempre facile.
Dopo aver finito di leggere ogni cartolina, queste venivano buttate per terra, creando alla fine quasi un tappeto colorato, attirando la curiosità morbosa d’alcuni spettatori, che a fine performance sono andati a leggerle.
Dopo aver finito di leggere ogni cartolina, queste venivano buttate per terra, creando alla fine quasi un tappeto colorato, attirando la curiosità morbosa d’alcuni spettatori, che a fine performance sono andati a leggerle.
La giovane e bravissima Consuelo Battiston non era semplicemente una turista, ma sembrava essere Roma stessa che si presenta al suo pubblico. Veramente brava ed emozionante, anche nell’accentuare i contrasti, con netti cambi di registro vocale quando, dagli aspetti positivi, passava a descrivere gli aspetti negativi di questa città e viceversa, aiutata da un’elaborazione sonora di Mirto Baliani. Lo spettacolo è stato veramente bello perché l’immagine che ne veniva fuori era anche frutto del punto di vista della compagnia, che ha creato un’immagine unica di Roma.
Molto interessanti anche gli interventi di Gianni Farina, che con la sua voce poneva delle domande alla pseudo-turista ed è intervenuto proprio nello spettacolo. Bisogna anche citare doverosamente la collaborazione di Luigi Dadina e Vittorio Giacopino per la messa in scena dello spettacolo, la raccolta del materiale, le interviste e le traduzioni a cura di Beatrice Buzi e Ludovico Orsini Baroni e l’organizzazione di Nera Pieri.
Marco Rossi
(Foto Enea Tomei)