Anne Sexton nel 1967 vinse il Premio Pulitzer per la poesia.
Un animo controverso e incompreso quello di Anne Sexton che oggi, grazie alla magistrale interpretazione di Crescenza Guarnieri, ottiene il riscatto che merita.
È un viaggio nell’escatologia di un inconscio turbato.
Una vita fatta di aspettative e di canoni da rispettare.
Una vita che entra in pieno conflitto con i dettami della società.
L’opera teatrale ‘Tutti i miei cari’ di Francesca Zanni, con la regia di Francesco Zecca, in scena fino al 28 gennaio al Teatro Argot studio di Roma, è la manifestazione dell’introspezione del femmineo. Un testo di incredibile attualità che ha emozionato il pubblico in sala. Un monologo che ha portato persino le lacrime tra le donne dalla prima all’ultima fila e il magone agli uomini che le affiancavano.
Un misto tra risate amare e profonda riflessione che solcano in tutti gli spettatori un profondo senso di inquietudine.
Persino “Amore” non riesce ad essere all’altezza delle sue aspettative. L’amore non basterà a colmare il suo senso di inadeguatezza. Il suo ego si troverà a peregrinare tra più braccia senza mai trovare la felicità.
Cinquant’anni dopo, in quest’opera, è visibile l’onestà di mettere a nudo Anne Sexton e di rivelare l’empatia celata in quelle donne che costantemente si sentono di dover dimostrare qualcosa a qualcuno. Oggi come ieri, viviamo in una collettività in cui, inevitabilmente, indossiamo una maschera. Questa immagine irreale che costruiamo di noi stessi può essere metaforicamente riposta nelle scarpe rosse, come nel caso della poetessa, oppure può essere un filo di rossetto steso sulle labbra che diviene, in maniera catartica, lo scudo per affrontare con distacco ciò che ci circonda.
Un soliloquio che si dimostra, invece, esser inteso come un coro a più voci senza tempo.
Molto si potrebbe ancora scrivere sulla condizione della donna e sul pensiero avanguardistico, rivoluzionario e indipendente di Anne Sexton ma è giusto concludere con l’auspicio che “Tutti i miei cari” possa replicare in teatro.
Alessia Aleo