Trappola per topi. Il capolavoro di Agatha Christie al teatro Vittoria

Trappola per topi, è forse la più bella delle diciannove commedie scritte da Agatha Christie, di certo la più rappresentata.

Al teatro Vittoria di Roma, nel popolare quartiere di Testaccio, va in scena fino al prossimo 16 dicembre Trappola per topi. Pronti a scoprire l’efferato assassino che si nasconde in un albergo circondato dalla neve?

Volete dei validi motivi per andare a vedere questo capolavoro di Agatha Christie?

Innanzitutto perché è lo spettacolo più replicato della storia del teatro e già questo potrebbe bastare e poi perché è davvero bellissimo.

Trappola per topi fin dal 1952, anno in cui venne rappresentato per la prima volta a Londra, al teatro Ambassador, è un successo planetario. Il motivo è semplice e fu già individuato dalla stessa autrice.

«È il tipo di commedia  -affermò più volte Agatha Christie- alla quale si può portare chiunque. Non è proprio un dramma, non è proprio uno spettacolo dell’orrore, non è proprio una commedia, ma è qualcosa di tutte e tre e così accontenta la gente dai gusti più disparati.»

Questa peculiarità ha fatto sì che Stefano Messina, regista e attore della versione italiana di Trappola per topi, fin dalla primissima lettura del testo sia rimasto profondamente colpito. «È una miscela perfetta di suspense, thriller e comicità»

Fedele al testo originale, Messina porta sul palco del Vittoria una versione incontaminata del giallo di Agatha Christie, ricreando le calde ma al tempo stesso inquietanti atmosfere proprie della piece teatrale.

E quella miscela perfetta che caratterizza il testo di Agatha Christie, che tanto ha colpito il regista, riemerge completamente sul palco del Teatro Vittoria.

La trama è arcinota ma, nonostante questo, sempre affascinante ed emozionante.

Nella locanda appena inaugurata e gestita da Mollie e da Giles Ralston, cinque strani ospiti arrivano nel bel mezzo di una tormenta di neve.

La claudicante signora Boyle, l’instabile architetto Wren, l’innefabile maggiore Metcalf, l’ambigua signorina  Casewell e, infine, l’affascinante Paravicini.

Sette persone in tutto, compresi gli albergatori, “prigionieri” dentro la locanda immersa nella neve.

Tra di loro si cela un efferato assassino che ha già seminato il terrore a Londra uccidendo una persona.

Ognuno di loro sembra nascondere qualcosa. Segreti sapientemente celati e seppelliti dal tempo che, come il fuoco che continua ad ardere sotto la cenere, non sono mai davvero spenti.

Ad indagare è il sergente Trotter, che, venuto a conoscenza della possibilità che l’omicida si nasconda nell’albergo, raggiunge la locanda nonostante la neve a bordo di due sci.

Un tema classico quello dell’ omicida che si annida in mezzo a un gruppo di persone che apparentemente non si conoscono, in un ambiente lontano da tutto e tutti e che Agatha Christie utilizzò più volte in diversi suoi gialli.

Basti pensare a Dieci piccoli indiani, ad Assassinio sull’Oriente Express, a Carte in tavola o al bellissimo Un messaggio dagli spiriti, dove ritroviamo  il tema della casa isolata dalla neve.

Trappola per topi, il cui titolo originale era Tre topolini ciechi, nella versione di Stefano Messina convince per l’adesione al testo, per la bravura di tutti gli attori, (Claudia Crisafio, Stefano Messina, Carlo Lizzani, Annalisa Di Nola, Roberto Della Casa, Elisa Di Eusanio, Sebastiano Colla, Massimiliano Franciosa) per la suggestiva scenografia e per i bei costumi.

Come in ogni opera di Agatha Christie, siano libri o commedie, la sensazione iniziale è quella di assoluta confusione, di totale smarrimento. Il colpevole sembra proprio introvabile ma poi la nebbia si dirada e tutto diventa inevitabilmente chiaro.

Alla fine l’ordine trionfa, spinto dalla forza trascinante della logica e scandito dalle note di una inquietante filastrocca e dagli scricchiolii di vecchie porte.

In sala si ride, ci si spaventa, si indaga e questo grazie all’intramontabile testo della regina incontrastata del giallo e alla prova di tutti gli attori che calcano il palco del teatro Vittoria con navigata bravura, interpretando alla perfezione i loro variegati personaggi.

In questo clima natalizio noi di CulturaMente vi consigliamo caldamente di vedere Trappola per topi, perché siamo certi che alla fine dello spettacolo, lasciando le vostre accoglienti poltrone, ci ringrazierete per questo nostro prezioso suggerimento.

 

 

dal 6 al 16 dicembre 2018 ore 21.00 (martedi 11 ore 20.00; domenica 9 e 16 ore 17.30)

TEATRO VITTORIA / ATTORI & TECNICI _ Piazza S. Maria Liberatrice 10, 00153 Roma (Testaccio)
Biglietti: intero platea 28, intero galleria 22 (compresi 3 euro di prevendita)
Ridotti in convenzione: platea 21 e galleria 18 (compresi i 3 euro di prevendita)
Botteghino: 06 5740170; 065740598 lunedì (ore 16-19), martedì – sabato (ore 11- 20), domenica (ore 11-13.30 e 16-18)
Vendita on-line e info: www.teatrovittoria.it  Come arrivare: Metro: Piramide; Bus: 170, 781, 83, 3
UFFICIO STAMPA E PROMOZIONE : ARTINCONNESSIONE artinconnessione@gmail.com / www.artinconnessione.com

 

Maurizio Carvigno

Nato l'8 aprile del 1974 a Roma, ha conseguito la maturità classica nel 1992 e la laurea in Lettere Moderne nel 1998 presso l'Università "La Sapienza" di Roma con 110 e lode. Ha collaborato con alcuni giornali locali e siti. Collabora con il sito www.passaggilenti.com

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