Ulisse – Il piacere della scoperta 2021: la terza puntata sugli Etruschi

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Alberto Angela nella Tomba degli Scudi, Cerveteri

Ulisse – Il piacere della scoperta 2021 apre la puntata N° 3 col botto!

Le immagini di Alberto Angela alla guida di una jeep per le strade di Vulci hanno decimato metà degli Angelers, i fan degli Angela, davanti la tv.

I protagonisti di questa puntata sono stati gli Etruschi, una civiltà esclusivamente italiana, proprio perché ha avuto origine nella nostra penisola.

Durante l’arco della puntata, Alberto Angela è potuto entrare in alcune tombe insieme al Direttore Scientifico del Parco Archeologico di Vulci, Carlo Casi. Insieme hanno esplorato, analizzato più di una tomba, raccontandole allo spettatore.

I reperti, di origini greche, medio-orientali e anche la collana d’ambra baltica, ritrovati dagli archeologi nelle tombe sono la testimonianza che la globalizzazione è sempre esistita. Non è un fenomeno moderno da rifiutare e denigrare.

In questa puntata di Ulisse, Alberto Angela ci ha fatto conoscere la civiltà etrusca a 360°. Ha parlato della loro lingua, dell’arte, delle loro usanze, della loro società, per quanto riusciamo a saperne, e della loro mentalità.
Ad esempio, la condizione della donna etrusca era quasi modera ed era assolutamente diversa da quella romana e greca. Le donne avevano molte più libertà, tanto che i greci e i latini ne parlavano con malignità.

Per raccontare gli etruschi è necessario ripercorrere i loro passi e scoprire quelle città che esistono ancora oggi, anche se con un nome diverso: Vulci, Santa Marinella, Tarquinia, Cerveteri…

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Alberto Angela nell’Abbazia di Vulci con delle collane in ambra e altri gioielli appartenenti al corredo funebre di una ragazza etrusca

È all’antico porto di Santa Marinella che abbiamo potuto scoprire che gli etruschi non si erano espansi solo su terra.

La flotta etrusca era molto temuta e anche la pirateria non era considerata un reato o un’attività disonorevole.

L’esercito, invece, era costituito dalla popolazione e le persone stesse dovevano provvedere all’equipaggiamento. Questo li ha resi capaci non solo nell’arte orafa ma anche in quella delle creazioni di armi, armature e ornamenti bellici vari.

Il tramonto sulla civiltà etrusca è arrivato da nord, coi celti, e da sud, soprattutto, coi romani. I romani in realtà hanno inglobato la popolazione etrusca e pure molti degli usi e del sapere degli etruschi. Molte cose le hanno apprese da loro, tra cui il rito su cui costruire le città, dividendole in cardi e decumani, come si divide tutt’oggi Napoli. Anche alcune parole hanno origine etrusca, tipo “satellite” o “persona”.

Nonostante si attesti il declino della civiltà etrusca intorno al I secolo a.C., viene ancora scritta la parola “fine” su questa civiltà ogni volta che un tombarolo viola una tomba.
Nella puntata si è constatato che i tombaroli non hanno fatto incetta di tesori solo negli ultimi decenni, ma già molti secoli addietro.

Ogni volta che una tomba è stata o è defraudata dei tesori che custodisce, siano essi di valore o dei “semplici” vasi, si spezza il filo della storia di questi ambienti e della civiltà etrusca. Queste azioni illegali hanno impedito e impediscono di conoscere meglio una civiltà che è stata solo nostra, e il suo patrimonio, fisico o astratto, va tutelato e custodito.

Sono davvero moltissime le cose spiegate e illustrate da Alberto Angela.

Addirittura io, che ho avuto modo di visitare diversi musei etruschi e diverse necropoli, ho potuto imparare e vedere cose inedite.

Alberto Angela ha messo il suo timbro sull’argomento di una nuova puntata di Ulisse: è stata ricca di curiosità interessanti, posti bellissimi, e cose nuove da conoscere e vedere.

Leggi la recensione delle puntate precedenti.

Crediti immagini: press kit Ufficio Stampa Rai

Ambra Martino

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Ambra Martino
Costantemente in viaggio, fisicamente e mentalmente. Ho sempre provato interesse per le forme di comunicazione ed ho approfondito questo interesse su diversi piani. Ascolto compulsivamente la musica. Ho una fissa per il cibo, i gatti, le tazze e amo profondamente i libri, in particolare quelli di Murakami.

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