“Roma nun fa la stupida”: senti la sveglia del Teatro dell’Orologio!
Cellulari in alto e sveglie trillanti per supportare il teatro dell’Orologio, chiuso all’improvviso dopo quasi quarant’anni di attività per mancanza dell’uscita di sicurezza.
Ore 12.30, appuntamento a Piazza dell’Orologio.
Alle 12 la piazza, sita nel cuore di Roma, è già gremita. Direttori artistici, attori, responsabili teatrali, giornalisti, spettatori. Gente di cultura, gente che ama lo spettacolo dal vivo si unisce per un unico fine. Supportare il Teatro dell’Orologio, piccolo grande faro della Capitale.
A pochi passi da questa vitalità, c’è l’ossimorica insegna del silenzio. Quello che è stato imposto al Teatro lo scorso venerdì 17 febbraio dalla Questura di Roma: l’edificio è stato sequestrato perché manca l’uscita di sicurezza. Manca da 37 anni e sono stati numerosi i tentativi di realizzarla.
Come spesso accade a Roma la storia ci ha messo lo zampino rendendo impossibili i lavori. Del resto si tratta di un edificio antico, nella fattispecie il teatro si trova nelle cantine dell’Oratorio dei Filippini. Ma viene quasi spontaneo chiedersi perché le forze dell’ordine siano intervenute proprio ora, di notte, interrompendo la stagione in corso, come hanno già scritto i colleghi di Teatro e Critica.
Nel frattempo, mentre gli spettacoli dell’Orologio vengono accolti a braccia aperte dai fratelli romani, come il Teatro di Roma, alle 12.30 di sabato mattina le sveglie suonano seguite dal coro “SVEGLIA! SVEGLIA! SVEGLIA!”
Il messaggio è chiaro: si può temporeggiare col supporto degli altri teatri, almeno per aiutare le compagnie, ma bisogna intervenire subito per l’Orologio.
Gianluca Cheli, gestore del teatro insieme a Gianni Parrella, dichiara:
Stiamo aspettando di attivare un tavolo per trovare una soluzione dopo sette anni. Abbiamo dato disponibilità per intervenire con risorse proprie dell’associazione che gestisce lo spazio e aprire l’uscita di sicurezza. […] Se l’amministrazione è interessata a farci andare avanti possiamo anche essere favorevoli a un dialogo sul cambio di edificio, ma siamo molto legati a questo spazio – per una questione di identità – con tutti i limiti dello stesso.
Il prossimo incontro per discutere della situazione si terrà al Teatro India il prossimo 25 febbraio e sarà organizzato dai critici Sergio Logatto, Graziano Graziani, Attilio Scarpellini e Andrea Porcheddu.
Roma nun fa la stupida, per citare una nota canzone romana. Rimetti le pile al tuo Orologio!
Trovate il video della diretta delle sveglie sulla pagina Facebook di CulturaMente.
Alessia Pizzi