A spasso con gli alpaca: una passeggiata “fluffy” a Tarquinia

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Micaela Paciotti e l'alpaca a Tarquinia

In provincia di Viterbo c’è il più grande allevamento di alpaca in Italia: i Piani dell’Alpaca. Tra passeggiate e visite, si possono conoscere questi stupendi animali!

I piani dell’Alpaca a Tarquinia (Viterbo)

Per un’occasione speciale serve un posto speciale: e così, per il compleanno di un’amica, abbiamo organizzato questa gita a Viterbo. Tutta la zona circostante vale la pena di essere visitata, la campagna circostante, la selvaggia macchia mediterranea, il grande mandorleto, il secolare sughereto, lo sfondo del mare sono una cornice da sogno per una giornata a stretto contatto con la natura.

La tenuta è davvero straordinaria. Al suo interno si trova un agriturismo, una meravigliosa azienda agricola di oltre seicento ettari di terreno dove si coltivano cereali, foraggere, olio e mandorle. Soprattutto, dal 2015, si allevano alpaca.

L’animale degli Inca

Sin dall’antichità, circa 4000 anni fa, gli alpaca venivano allevati come animali domestici dagli Inca per la loro lana, il pellame e la carne. Venivano chiamati “l’oro delle Ande” e solo l’imperatore, la sua famiglia e i membri più importanti della corte potevano indossare capi realizzati in lana di alpaca. Erano anche oggetto di scambi e baratti, e garantivano la sopravvivenza della comunità.

Purtroppo, con la conquista spagnola avvenuta nel XVI secolo, gli alpaca rischiarono l’estinzione. Per salvare i loro preziosi animali, i peruviani li trasferirono ad altezze estremamente più elevate, abituando così questi camelidi al clima delle Ande Peruviane, costretti a sopportare temperature rigide di notte e calde di giorno con un tasso di ossigeno ridotto.

Una giornata fluffy

L’esperienza di interagire con un animale così antico e così bello è davvero indimenticabile. Sul sito de I Piani dell’alpaca potrete scegliere tra numerosi pacchetti: visita guidata, passeggiata o allevatore per un giorno. Vi verrà voglia di farle tutte, ma la più bella è sicuramente la passeggiata. Vi racconto la mia giornata speciale.

L’organizzazione

In primis, un plauso all’organizzazione. Tutte le attività si prenotano online per fasce orarie, per cui è impossibile trovare folla o fare la fila. Questo permette di godersi la giornata in grande serenità. Una volta arrivate ci hanno fatto fare una breve passeggiata, facendoci accomodare in una struttura della tenuta, in attesa del nostro turno. Dopo qualche minuto ci hanno accompagnato nel recinto degli alpaca, che sono animali amanti del branco e un po’ timorosi. Per questo ci sono alcune regole da rispettare, che vengono esposte da chi si prende cura di loro ogni giorno.

La passeggiata

A questo punto, molto ordinatamente, siamo stati chiamati e ci hanno assegnato l’alpaca per la passeggiata. Ogni animale ha un nome e delle precise caratteristiche del carattere: è importante ascoltare bene cosa fare e cosa non fare, soprattutto per non spaventarli o stressarli.

Il percorso della passeggiata, che si svolge in fila indiana, si snoda attraverso la tenuta. Il periodo migliore è la primavera o l’autunno, perché si cammina all’aperto con poche zone all’ombra. Dopo aver attraversato il suggestivo mandorleto, siamo arrivati a un grande prato, dove abbiamo avuto un po’ di tempo per scattare le foto e coccolare gli alpaca. In questo momento gli animali si rilassano, si rotolano sul prato e si lasciano avvicinare e accarezzare. Uno dei momenti più belli degli ultimi 10 anni!

Salutare gli alpaca nel recinto, alla fine della giornata, è stato un arrivederci, non un addio. Tornerò sicuramente per questa full immersion pelosa!

Micaela Paciotti

Foto di: Micaela Paciotti

Micaela Paciotti
Appassionata di moda da sempre, curiosa di tutto, vorrei vivere in mezzo alla natura, ma non riesco a staccarmi da Roma.

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