Nel quartiere più fashion di Tokyo sfila la sottocultura giapponese più alternativa che c’è.
Era il 2009 quando Gwen Stefani decise di far conoscere al mondo occidentale la cultura Kawaii, scritturando per il suo video “What you’re waiting for?” quattro ballerine giapponesi, le Harajuku girls, che da quel momento diventano parte integrante della carriera della cantante. Presenti per anni in ogni suo video, apparizione, intervista, sfilata, pubblicità, le giovani nipponiche sono diventate un marchio di fabbrica della passione di Gwen Stefani per la street culture e per il Giappone, tanto da essere accusata recentemente di cultural appropriation.
Che significa Harajuku?
Harajuku (原宿 Harajuku, “alloggio nel prato”) è il nome comune della zona circostante la stazione di Harajuku, sulla linea Yamanote, a Shibuya, uno dei 23 quartieri speciali di Tokyo. L’area è universalmente nota per essere la culla di fashion trend e di tendenze giovanili estremamente innovative e molto, molto originali.
I 5 stili della moda Harajuku che devi conoscere
Parlo di stili, al plurale, perché la moda Harakuju è un contenitore molto ampio, dentro cui sono comprese varie tendenze. I macroelementi che le accomunano sono sicuramente l’eccesso, il gusto del travestimento, il riferimento a epoche passate o future, la scelta di accessori e vestiti dal gusto infantile ma reinterpretati in chiave adulta.
Gli stili più famosi sono Lolita, che a sua volta comprende altre sottocategorie, come Gothic Lolita e Sweet Lolita. Le Lolita usano riferimenti culturali quali Alice nel paese delle meraviglie, lo Steampunk, le ragazze romantiche della fine dell’800. Fiocchi, rouches, pizzi, mixati a scarpe baby jane di vernice. Tutto è maxi e molto, molto colorato, con tanti pattern che fanno match insieme.
Decora è il trend più recente, praticamente indescrivibile se non si vede. Immaginate un negozio di caramelle colorate e un unicorno arcobaleno che ci si rotola dentro. Dalle mille mollette variopinte nei capelli, ai vestiti e agli accessori, tutto nel Decora è cromaticamente abbagliante. Anche i ragazzi Ganguro abbracciano uno stile coloratissimo, ma il loro tratto distintivo è un’ abbronzatura artificiale, color terra/arancio, ai limiti dell’innaturale.
Menzione a parte per lo stile Cosplay, ormai molto noto anche in occidente, ma che nacque a Hurujaku. I cosplayer riproducono, con vestiti e make up, personaggi di Anime e Manga nella vita di tutti i giorni.
Micaela Paciotti
Foto: per gentile concessione di My Lolita Dress