MasterChef Italia 8 sta arrivando alle sue battute finali. E arriva la prova più temuta di tutte!
Accade in tutte le edizioni di MasterChef. Episodio dopo episodio, diminuiscono le persone in cucina e di 20 concorrenti ne rimangono solo 7. I migliori? Non è detto. Se si fa un salto sul profilo Instagram del programma, si possono leggere numerosi commenti di scontento. Molte delle critiche del pubblico sono legate alle eliminazioni fatte che avrebbero colpito i partecipanti più talentuosi, lasciando in gara i peggiori. Alessandro e Giuseppe sono il bersaglio principale delle critiche del mondo social (inutile dire che alcune sono inopportune e dai toni troppo aggressivi, come spesso si verifica sul web).
Credo che il pubblico si debba rassegnare a un fatto: in concorsi del genere solo uno vince. E non sempre è il migliore. Ci sono tantissimi fattori che possono determinare il risultato di una gara. Il talento arriva fino ad un certo punto e non può essere sempre determinante. Le prove a cui sono sottoposti gli aspiranti cuochi di MasterChef sono studiate per metterli in difficoltà e sotto pressione. Anche i migliori possono commettere errori, mentre coloro che non hanno mai spiccato per bravura, rimandando in questa zona di mezzo, riescono a salvarsi sempre. Bisogna accettarlo, senza gridare subito al complotto e al pilotaggio del programma. Se lo fosse, forse avrebbero dovuto far arrivare in finale la cara signora Anna che rappresentava la concorrente più divertente di tutti.
Personalmente, sono più disturbata dall’arroganza che non dall’incompetenza. Si può sempre imparare a migliorare, mentre l’umiltà non sempre è raggiungibile. Dipende da quanto le sei lontano.
Ma torniamo all’ottava edizione italiana di MasterChef.
Quest’edizione sembra meno ricca di ospiti esterni. Mentre negli anni scorsi, in diversi Invention Test erano presenti chef stellati con le loro creazioni, quest’anno abbiamo dovuto aspettare un bel po’ prima di vederne arrivare qualcuno. E tutti nella stessa puntata! Il primo è anche il più temuto di sempre.
Iginio Massari, il grande pasticcere.
Se l’anno scorso il maestro era arrivato dopo un’ora dall’inizio della prova, quest’anno gli hanno riservato un ingresso che sta tra la commedia e il film dell’orrore. La sua testa è venuta fuori da sotto la cloche che doveva contenere il tema della nuova sfida. Insieme a lui, sono arrivate le torte nuziali che gli aspiranti chef hanno dovuto ricreare.
Eppure, anche il maestro Massari quest’anno sembra essersi addolcito. Nonostante la palese distrazione di alcuni concorrenti che sono tornati dalla spesa senza zucchero (!!!), senza burro o con poco latte, Massari ha permesso loro di tornare in dispensa anche più di una volta. Una concessione che ha lasciato a bocca aperta i giudici.
Gli altri ospiti sono arrivati durante il Pressure Test: Riccardo Camanini, Cristoforo Trapani, Barbara Agosti. Tutti chef che hanno rivisitato in chiave originale alcuni tipi di pasta appartenenti alla tradizione italiana. Si va dalla cacio e pepe cotta nella vescica di maiale, al rigatoni pomodoro e mozzarella in versione dolce per arrivare alla carbonara impanata e fritta, servita come se fosse un Magnum.
Le singole prove non mancano neanche di troppa inventiva, ma sembra un’edizione un po’ scarica.
Non sono scarichi, invece, i giudici. Barbieri, Cannavacciuolo, Bastianich e Locatelli sono diventati veramente bravi a intrattenere. Locatelli si sta dimostrando simpatico e i suoi “attacchi isterici” sono un ulteriore motivo di divertimento. Cannavacciuolo e le sue pronunce poco accurate (ricordiamo solo il Deo Grazies dell’ultima puntata!) sono sempre molto divertenti, così come i suoi commenti alla proposta di Bastianich di avere la pizza con l’ananas.
Insomma, nonostante quest’anno sembri esserci meno dinamismo nella costruzione delle puntate, MasterChef si conferma un buon prodotto d’intrattenimento. Ovviamente, se non ve la prendete troppo a cuore per gli eliminati!
Da 7 concorrenti ci vuole molto poco per arrivare al finale di stagione… voi per chi tifate?
Federica Crisci