Masterchef Italia 7: il cervello, la felicità e il bar mitzvah

masterchef italia 7

Mentre ci godiamo i nuovi episodi, diamo un’occhiata a cosa è successo la scorsa settimana nella cucina televisiva più famosa d’Italia.

Tornati dalla Norvegia, gli aspiranti al titolo di settimo masterChef italiano sono tornati nella loro cucina, pronti ad affrontare una nuova prova. La Mistery Box ha rivelato un ingrediente alquanto particolare (e un po’ impressionante). Il cervello. Il commento dei quattro giudici -Cannavacciuolo, Klugmann, Bastianich e Barbieri – è stato che un cuoco deve imparare a bilanciare la ragione e il sentimento. L’estro creativo con il pensiero razionale. Il cuore con il cervello. Ai concorrenti è stato dunque chiesto di creare una loro ricetta dimostrando la passione che li anima, visto che il cervello era già incluso tra gli ingredienti.

Il migliore della prova è risultato Simone, uno dei concorrenti più silenti, almeno fino a questo momento. I suoi bocconcini di cervello con parmigiano e salvia hanno convinto i giudici che, come sempre, hanno assicurato un vantaggio al vincitore della prima prova. Simone ha potuto scegliere con quali ingredienti cucinare nell’Invention test. Poteva scegliere tra tre gruppi di ingredienti: il primo era composto da tutte quelle pietanze usate per non mantenere il corpo sano e giovane (cloche della bellezza). Il secondo gruppo di ingredienti, invece, era formato da prodotti che facilitano la memoria (cloche dell’intelligenza). Infine, il terzo gruppo, quello scelto da Simone, era la cloche della felicità, poiché conteneva tutti ingredienti ricchi di serotonina.

Ma Simone aveva anche un altro vantaggio: comporre un altro gruppo di ingredienti da far cucinare a due dei suoi avversari. Simone ha scelto di mettere in difficoltà Matteo e Italo, provocando la stizza di quest’ultimo.

Ma la sfida ha acceso l’ex pilota settantaquattrenne che non solo non ha risentito della difficoltà, ma ha anche vinto la prova.

Che Italo sia diventato un bersaglio per tutti gli altri concorrenti non stupisce chi segue la stagione. L’uomo, infatti, pur dimostrandosi un bravo cuoco, si è contraddistinto per la sua presunzione e per la sua tendenza a non ascoltare. Nelle prove in esterna ha più volte dimostrato di non essere in grado di lavorare in gruppo, preferendo fare di testa sua. Anche Cannavacciuolo lo ha ripreso più volte per suo atteggiamento, senza però sortire alcun cambiamento. Anzi, è probabile che la scelta di Simone lo abbia intestardito ancora di più.

MasterChef Italia 7
Italo e la sua brigata nella prova in esterna

Per la prova in esterna, gli aspiranti chef hanno dovuto cucinare per il ricevimento di un bar mitzvah.

Mentre Joe Bastianich presenziava al rito di passaggio all’età adulta di un giovane ragazzo ebreo, le due brigate hanno cucinato il pranzo. I menù erano formati da pietanze della tradizione ebraica e anche la preparazione è avvenuta seguendo rigide regole del contesto. Italo, come vincitore dell’Invention test, ha avuto la possibilità di comandare una delle due brigate. Ma la sua leadership si è rivelata assolutamente fallimentare, tanto che la sua squadra è stata sconfitta. Inoltre, il suo atteggiamento ha indispettito anche Klugmann che, durante l’uscita dei piatti, gli ha chiesto di “togliersi dalle palle”.

Il Pressure Test ha visto i concorrenti, divisi in due gruppi, partecipare a una staffetta culinaria. I più veloci nella preparazione di un piatto, suddivisa in diversi step, si sarebbero salvati. I due più lenti, si sarebbero scontrati in duello. L’esito della prova (che non sveliamo) è stato assolutamente sorprendete! Nessuno avrebbe mai scommesso sull’uscita che è avvenuta.

Si preannunciano nuove tensioni tra i concorrenti rimasti. Sarà molto interessante vedere come, in questo clima, i concorrenti affronteranno la prova di pasticceria, da sempre una delle più temute a MasterChef.

Federica Crisci

Sono laureata Lettere Moderne perché amo la letteratura e la sua capacità di parlare all'essere umano. Sono una docente di scuole superiori e una SEO Copy Writer. Amo raccontare storie e per questo mi piace cimentarmi nella scrittura. Frequento corsi di teatro perché mi piace esplorare le emozioni e provare a comprendere nuovi punti di vista. Mi piace molto il cinema, le serie tv, mangiare in buona compagnia e tante altre cose. Passerei volentieri la vita viaggiando in compagnia di un terranova.

COMMENTA QUESTA DOSE DI CULTURA

Lascia un commento!
Inserisci il tuo nome qui