Per noi giornalisti i dati Istat sono praticamente come i dieci comandamenti per Mosè.
Quando scriviamo un articolo e dobbiamo fornire ai lettori informazioni che puntino la lente di ingrandimento su alcuni fenomeni – dalla violenza di genere all’utilizzo dell’auto per viaggiare – il nostro riferimento sono appunto le statistiche proposte dall’istituto nazionale. Ad esempio, se vi dicessimo che nel 2015 sono stati 63.460.141 i visitatori paganti di musei, lo sapremmo grazie all’Istat.
Ma quale percezione ha il cittadino di tali numeriche? Quanto avverte di essere un attore fondamentale nella comprensione dell’andamento della società?
Questo ottobre l’Istat ha rivoluzionato il suo modus operandi proponendo un censimento non più decennale, bensì annuale, per evidenziare le caratteristiche socio-economiche della popolazione italiana, e lo ha fatto lanciando una campagna di comunicazione che rende il cittadino italiano il vero protagonista, proprio per avvicinarlo al senso profondo della statistica e non farlo sentire solo un “numero”.
[dt_quote type=”pullquote” layout=”right” font_size=”big” animation=”none” size=”1″]«Il censimento annuale rappresenta una sfida per l’Istat che intendiamo vincere grazie alla qualità del nostro personale» afferma il Presidente facente funzioni Maurizio Franzini «L’obiettivo di questo nuovo impianto è quello di fornire in tempi rapidissimi una mappa sempre aggiornata dell’evoluzione che vive la società italiana. Per raggiungere questo traguardo sarà fondamentale una collaborazione a tutti i livelli dei vari attori – istituzionali e non – coinvolti nel processo di rilevazione dei dati. L’Istat è pronto a fare la sua parte».[/dt_quote]
Le famiglie italiane, quindi, diventano veri e propri campioni: ogni anno saranno chiamati a partecipare un milione e quattrocento nuclei familiari, e non tutte le famiglie insieme come nelle precedenti tornate censuarie.
Campioni, del resto, è un po’ la parola chiave di questa veste inedita dell’Istat, che nel 2018 non solo lancia nuove iniziative, ma lo fa con una voce differente, più vicina al cittadino. Il claim “l’Italia ha bisogno di campioni” e il coinvolgimento di influencer come i The Jackal hanno un ruolo fondamentale in questa strategia.
Ma qual è lo scopo del rinnovamento? L’intenzione finale dell’istituto è quella di fornire dati sempre aggiornati per consentire alle istituzioni e alle politiche economiche e sociali di poter valutare correttamente quali sono le necessità del nostro Paese, specialmente nel mondo veloce e cosmopolita in cui si muove. Velocità, infatti, è un’altra parola chiave del nuovo Istat, visto che il censimento non sarà più cartaceo, ma sul web, e anche i dati saranno rilasciati in tempi più celeri.
[dt_quote type=”pullquote” layout=”right” font_size=”big” animation=”none” size=”1″]«Il carattere fortemente innovativo dei nuovi censimenti permanenti – spiega Roberto Monducci, Direttore Dipartimento per la produzione statistica – consiste nella messa a punto di una piattaforma di raccolta dei dati che, nel caso del censimento della popolazione, sfrutta anche il patrimonio informativo su individui, famiglie e abitazioni già in possesso della pubblica amministrazione, riducendo al minimo le indagini dirette sui cittadini. Questo impianto statistico consente di dimezzare i costi tradizionalmente spesi per la realizzazione di un censimento a cadenza decennale, con risparmi di centinaia di milioni di euro».[/dt_quote]
Chi siamo, cosa facciamo, dove viviamo. Tutte queste informazioni proiettate sul singolo ed elevate alla potenza della comunità possono dare le risposte che cerchiamo per raggiungere un benessere maggiore!
Da questo link potete scaricare il tutorial per il censimento.
Alessia Pizzi