Meneghetti International Art Prize nella splendida cornice di Lìzori ha accolto i vincitori di questa prima edizione.
Sono stati assegnati i premi del Meneghetti International Art Prize per le sezioni di pittura, scultura, moda e design.
Ciascun vincitore si è aggiudicato la somma di 5.000 euro, la pubblicazione di un catalogo, una mostra dedicata e un periodo di soggiorno a Lìzori, suggestivo borgo umbro fra Assisi e Spoleto.
Sono Paolo Amico, Sophie Muhlmann, Arnd Christian Muller e Lygia de Almeida Marques i quattro artisti vincitori della prima edizione del Meneghetti International Art Prize.
La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 9 giugno presso il borgo di Lìzori. Erano presenti il Presidente della Fondazione di Ricerca Scientifica ed Umanistica Antonio Meneghetti, Pamela Bernabei, il Direttore artistico Ermanno Tedeschi e le autorità locali. Inoltre, presenti i 37 i finalisti, selezionati tra i 341 artisti e provenienti da tutto il mondo. Gli artisti erano stati chiamati ad interpretare il tema
“La funzione del bello nell’arte come elemento essenziale nella vita dell’uomo”.
Vincitore per la sezione pittura è stato Paolo Amico (Italia) con l’opera Riflessioni. La motivazione: “perché l’opera rappresenta una riflessione sulla modalità di fare pittura oggi riconsiderando una visione analogica del mondo. La luce riporta il tema della bellezza dell’arte”.
Ad Arnd Christian Muller (Germania) è andato il premio per la sezione scultura con l’opera Sound Field. Per la giuria “l’opera è una combinazione di martelli unici fatti a mano in una composizione che fa sì che, quando questi sono insieme e sono attivati, si generi un gioco sonoro che si riverbera nell’ambiente acquisendo una spazialità differente. E i martelli rappresentano l’operatività dell’uomo faber e dell’uomo ludicus”.
Il premio per la sezione design è stato assegnato a Lygia de Almeida Marques (Brasile). La sua opera è “Uomo con cappello”. E la motivazione: “Partendo dalle tre linee e un punto, secondo la declinazione classica del pieno e del vuoto costruisce un elemento artistico che illumina il volto della persona che lo indossa”.
Per la sezione moda, è Sophie Muhlmann (Italia) ad essersi aggiudicata la vittoria con “Bello, dichiarazione”. La giuria ha premiato questa creazione per “La semplicità e l’eleganza classica sottolineata dalla scritta ricamata sull’abito si completa con la sensibilità della dichiarazione di Bellezza a margine dell’opera”.
Il premio, istituito nel 2016 dalla Fondazione di Ricerca Scientifica ed Umanistica Antonio Meneghetti, rientra nel programma dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale per la valorizzazione della cultura umanistica.
La finalità di promuovere l’espressione artistica come anelito al bello.
Viene offerta così l’opportunità a tutti gli artisti di favorire questa ispirazione incoraggiando un’educazione all’arte che generi bellezza e che trasmetta valori positivi al fruitore dell’opera artistica.
Alessia Aleo
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