Book sharing: cambiare il mondo un libro alla volta

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Scambiare figurine o francobolli è pratica comune ma scambiare libri è diverso: spalanca nuovi mondi, anzi li crea, perfino li cambia.

“Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce la scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela ciascuno. Ma se tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce la scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.” 

Prendete questa citazione, erroneamente attribuita a George Bernard Shaw e sostituite la parola “libro” alla parola “idea”. Due libri ma anche due idee: voilà, la rivoluzione culturale è servita.

Sharing come “sharing economy”, il nuovo modello di economia collaborativa destinata a ridisegnare le dinamiche di consumo attuali nell’intento di promuovere comportamenti etici volti a preservare le risorse umane e a valorizzare le relazioni sociali.

È interessante osservare come la nostra lingua abbia conservato l’etimo inglese, lingua questa profondamente ricca di interconnessioni e densa di significati a dispetto di quanto comunemente si creda (“l’inglese è facile, l’inglese ha pochi vocaboli”, dicono). Non esiste infatti in italiano nessun vocabolo che racchiuda al tempo stesso il significato di “scambio” e di “condivisione”: il primo presuppone una cessione reciproca, il secondo una messa in comune. Con il book sharing avvengono entrambe le cose: i libri cambiano di proprietario (il mio libro diventa il tuo o i vostri, e viceversa) senza per questo andare perso completamente.

Come Peter Kien, il protagonista del romanzo Auto da fé di Elias Canetti convinto di riuscire a stipare i migliaia di volumi della sua biblioteca nella sua…testa, così non è sbagliato pensare che ogni libro che leggiamo diventi parte di noi, materia delle nostre cellule neuronali, sostrato di sogni, emozioni e sentimenti, al pari delle persone che incontriamo e delle esperienze che viviamo.

Come funziona il book sharing?

Basta recarsi presso un punto di scambio: un tavolino, una mensola, una sedia in locali aperti al pubblico, non solo biblioteche ma ospedali, bar, circoli sportivi. Osservi i libri a disposizione, ne scruti le copertine, leggi i titoli, sfogli le pagine, alla ricerca di un segno- una frase, una nota, un asterisco- che ti convinca a fare lo scambio. Prendi il libro che ti piace e ne lasci un altro. Il tutto gratuitamente.

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Ebbene, un baratto, uno scambio, un prestito, vi chiederete, dove si trova la svolta rivoluzionaria? Lasciate che vi spieghi. Scambiare figurine o francobolli è pratica comune ma scambiare libri è diverso: spalanca nuovi mondi, anzi li crea, perfino li cambia.

Cambiare il mondo un libro alla volta

Cambiare il mondo un libro alla volta” è il motto della più importante realtà di book sharing digitale del nostro Paese: Acciobooks. Fondato nel 2014 dalla allora ventiseienne Gloria Pozzoli, oggi il database conta più di 80.000 libri. Ogni utente crea una propria libreria virtuale con i titoli dei libri che desidera scambiare, poi scandaglia il sito alla ricerca dei libri di proprio interesse, consultando le liste degli altri utenti. I punti-chiave del progetto (che ha anche un suo manifesto) sono i seguenti:

1.la convinzione che il web sia il terreno fertile per la crescita della cultura

2.la certezza che i libri possano salvare la vita

3.e che quindi debbano essere lasciati liberi di viaggiare.

Book sharing per riappropriarsi del tempo

Il vantaggio insito nell’utilizzo del portale di book sharing è, oltre a quello di offrire agli utenti un database ampio e in continuo aggiornamento, la possibilità di effettuare scambi letterari senza recarsi fisicamente presso il punto di raccolta, con notevole risparmio di tempo. Perché nella società dei consumi, nella quale ogni cosa ha un’etichetta ed un prezzo, solo il tempo sfugge ad ogni sorta di misurazione economica ed il tempo, solo il tempo, è l’unica cosa che nessuna somma di denaro può acquistare e di cui ogni individuo avverte perennemente la mancanza cronica. A proposito di tempo per leggere, scrive Daniel Pennac nello splendido saggio “Come un romanzo”:

Il tempo per leggere è sempre tempo rubato, come il tempo per scrivere, d’altronde, o il tempo per amare. Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere. È forse questa la ragione per cui la metropolitana – assennato simbolo del suddetto vivere – finisce per essere la più grande biblioteca del mondo. Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere. Se dovessimo considerare l’amore tenendo conto dei nostri impegni, chi mai si arrischierebbe? Chi ha tempo di essere innamorato?”

Un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, perfino da te stesso” scrive ancora Pennac, sintetizzando con una semplice frase la sua ferma convinzione nel potere salvifico dei libri. Arriviamo dunque all’altro grande vantaggio del book sharing, spesso sottovalutato.

Avete mai pensato ad un libro come a una medicina?

I libri che curano

Ella Berthoud e Susan Elderkin, autrici di “Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno”, si spingono oltre l’idea di un mero sollievo spirituale proveniente dalla letteratura. Senza fare distinzione tra malanni fisici e malesseri psicologici, le due autrici affermano che si può curare tutto ma proprio tutto con i libri: il cuore spezzato con Emily Brontë e il mal d’amore con Fenoglio, l’arroganza con Jane Austen e il mal di testa con Hemingway, l’impotenza con Il bell’Antonio di Vitaliano Brancati, i reumatismi con il Marcovaldo di Italo Calvino, o invece ci si può concedere un massaggio con Murakami.

Molto si è scritto e si continuerà a scrivere sull’importanza dell’istruzione per il progresso del singolo e della collettività e sugli effetti di un maggior livello di istruzione sul benessere di una società. Ma un libro è anche un amico, può salvare un individuo in un momento particolarmente difficile della sua esistenza. Il romanzo giusto letto al momento giusto è in grado di imprimere alla nostra esistenza una svolta inaspettata perché un’idea è come un albero, mette radici e cresce solido portando i suoi frutti.

Così inaspettati sono gli esiti delle idee contenute in un libro- romanzo o saggio, raccolta di poesie, a questo punto poco importa- che possono attecchire subitaneamente e cambiare il nostro mondo interiore, risolvere un dubbio, sollevarci da una pena, salvarci.

Il book sharing può davvero fare la differenza.

Federica Forte

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