Lo Street Food raccoglie sempre più appassionati alla scoperta delle tradizioni regionali italiane e internazionali, un patrimonio da valorizzare.
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Arrosticini |
Nello spazio industriale dell’ex Mattatoio a Testaccio il mondo dello street food ha piantato le tende per il fine settimana dell’1-2 ottobre, raccogliendo la grande folla di appassionati che ormai il genere richiama. L’attenzione è in costante aumento ormai da qualche anno, figlia dell’interesse esploso sul mondo food e della sua avidità di nuove tendenze. Per i cosiddetti gastrofighetti, sempre a caccia di novità a volte anche fini a se stesse, è stato amore a prima vista, ma ben presto attraversando le moltitudini hipster il cibo da strada ha incontrato il grande pubblico diffondendosi trasversalmente in maniera rapida. Dai manager agli studenti, dalla Roma bene alle periferie, gli appassionati si sono riversati in gran numero negli spazi della Città dell’Altra Economia. Ad attenderli oltre 50 stand provenienti da tutta l’Italia, con la partecipazione di alcune realtà internazionali.
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Lo Scarrozzino |
Ogni regione ha esposto i suoi cavalli di battaglia, ed anche qualcosa di più. I grandi classici c’erano tutti a cominciare dagli Arrosticini presentati da più di uno stand. Lo “Scarrozzino”della famiglia Mercatanti li proponeva anche in una curiosa accoppiata con l’Oliva Ascolana, nel segno del continuum territoriale Marche – Abruzzo dovuto alle diverse provenienze regionali della famiglia. Nel contesto gastronomico dello street food il fritto è certamente un must, da molti degnamente rappresentato a partire dalla “Cuopperia Amalfitana” col suo tipico cartoccio di pesce. Anche la selezione di fritti “Sapori di Calabria” si è distinta, al grido di In amore vince chi frigge ha proposto tra gli altri le ottime crocchette gusto nduja e salame con provola.
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Antica Cuopperia Amalfitana |
Forte il richiamo della“Focacceria Umbra” e in questa regione si sa, street food fa rima con salumi. Tra le delizie di norcineria, Lo Scartoccio, un mix di cuori di prosciutto, mortadella di chianina e cinghiale, condito con olio e leggermente riscaldato, oppure il Ciccotto di Grutti, preparato col quinto quarto del maiale e posto a cuocere sotto la porchetta per riceverne tutto il sapore. Originario del paese di Grutti, è un presidio Slow Food che riporta direttamente alle tradizioni popolari, dimostrando il potenziale dello street food come potente veicolo culturale. Fattore evidenziato anche dagli Irpini della “Compagnia dell’Impiccato” dove la vittima è il caciocavallo fuso, appeso a sciogliere lentamente sulla brace in tre consistenze diverse e servito su una bruschetta, che l’antica tradizione riporta come espediente per riuscire a far mangiare il formaggio ai bambini. La conferma di quanto a volte siano semplici le vie del gusto.
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Compagnia dell’Impiccato |
Alla festa non poteva mancare la Sicilia, altra eminenza del cibo di strada con “Quelli di Palermo” che hanno esibito l’intero campionario dei classici, dagli Arancini a Pane e Panelle, fino a Cassate e Cannoli da accompagnare con i vini dolci dell’isola. Il contributo pugliese è stato reso dalla “Bombazza” con le bombette, dei bocconcini di capocollo dal cuore di caciocavallo arrotolati nella pancetta. Da bere tante tipologie di birra, naturale accompagnamento per questi sapori decisi. Tra tutte la strepitosa rossa del birrificio artigianale “Collesi”capace di raccogliere 12 premi in giro per il mondo. L’apporto internazionale alla manifestazione si è materializzato più che altro come il festival della carne grigliata, tra BBQ americano, Ristorante Texano, Asado e i banconi Oktoberfest, allestiti alla Bavarese e lontani anni luce dal trasmettere l’autenticità che è il cuore dello street food.
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Sapori di Calabria |
Per chi si fosse perso l’appuntamento niente paura, nel prossimo week end dal 6 al 9 ottobre c’è GNAM, Festival Europeo del cibo di stradain Viale Oceania all’Eur, che almeno nel programma promette di non far rimpiangere i sapori di Testaccio. Lo spazio alle tipicità internazionali si annuncia ampliato al di la della carne alla griglia, con una nutrita presenza di Apefood e food truck oltre agli stand fissi.
Bruno Fulco