Road To Tenerife: il viaggio

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Sempre con la valigia in mano, continuamente di passaggio tra un posto e l’altro, questa volta incontro sul cammino le soleggiate spiagge di Tenerife, dove si dice che l’estate non finisce mai.

Settembre, tempo di rientro, per tradizione principio della stagione autunnale, il mese dell’uva, quando nostalgicamente salutiamo un’estate che a fatica trascina un sole tiepido, sempre più stanco.
Non a Tenerife. Qui è estate tutto l’anno, o meglio una primavera perenne, calda e luminosa. Inizio questo nuovo viaggio con una timida malinconia, ho salutato la mia Roma ancora una volta, l’ho guardata senza rimpianto mentre l’aereo decollava verso il sole, e nuovamente mi trovo tra le nuvole.
Questa volta mi sono catapultata in una nuova esperienza, per l’ennesima volta vittima della mia stessa volubilità. Dopo aver già sperimentato l’anno di studio all’estero, adesso mi tocca un tirocinio di due mesi in un albergo, unendomi a quell’indefinito numero di ragazzi che cercano di placare la propria giovane impazienza viaggiando per nuovi mondi, tra nuove genti.
Tra sei ore sarò in Spagna, a dirla tutta questo volo mi porterà in mezzo all’Atlantico, appunto a Tenerife, tra le Canarie, un arcipelago di isole gettato come ciottoli dal destino su uno stagno, un tempo roccaforti di pirati e contrabbandieri, dove i galeoni spagnoli salpavano sfidando i capricci del mare verso i Caraibi.
Per chi non lo sapesse Tenerife è la più grande tra questo gruppo di isolette paradisiache, esposta al nord alle correnti oceaniche e a sud al sole tropicale, con capoluogo Santa-Cruz, è da anni una delle mete preferite dai turisti di tutto il mondo, per le sue acqua cristalline, i panorami mozzafiato e le indomabili onde che ne fanno una vera e propria Mecca del surf internazionale.
Di origine vulcanica è dominata dal Teide, la vetta più alta di Spagna, che come un gigante addormentato silenziosamente regna sull’isola, rendendola un posto magico e selvaggio, continuamente coperto dalla neve, visibile anche dalle spiagge dorate. Non sembra magnifico?
Mentre sono in volo sogno questo posto meraviglioso, immagino il calore della sabbia sulle dita, il blu del cielo e del mare infinito che incontra il verde di una terra aspra e selvaggia, tutta da esplorare. Sono pronta per questa nuova avventura, ben oltre le antiche colonne d’Ercole, a metà strada tra il vecchio mondo ed il nuovo, qui a Tenerife, dove il mare rimbomba ed il vulcano tacitamente attende.
Stay tuned.
Martina Patrizi
Martina Patrizi
23 anni, laureata in letteratura e linguistica italiana all'università degli studi di Roma Tre. Amante dell'arte e della vita, mi tuffo sempre alla ricerca della bellezza e di una nuova avventura. La mia frase è "prima di essere schiuma, saremo indomabili onde".

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