Siamo talmente ubriachi di “stati” sui Social Network che il nostro dito clicca “mi piace” senza pensare. Ormai è un riflesso involontario. O quasi.
Forse la bravura di chi vende contenuti, di chi riesce a ottenere più coinvolgimento da parte degli utenti è proprio quella che risiede nel pubblicare post che suscitino un’immediata e poco ragionata approvazione da parte di chi scrolla la propria home.
Di recente mi sono trovata a riflettere molto su ciò che pubblicano le Pagine Facebook dei portali di informazione più importanti del nostro Paese. Ci sono molti post che mi incuriosiscono, altri che mi lasciano perplessa.
Il Caso Huffington Post
L’articolo che mi ha fatto cadere l’occhio sull’Huffington è il seguente: L’enorme tragedia di incontrare l’amore della tua vita nel momento sbagliato. In pratica è un commento in italiano ad un pezzo pubblicato da Lauren Skirvin (attrice, scrittrice, filmmaker) su “Elite daily“, giornale dedicato ai Millennials.
È un luogo fatto così: tu sai bene chi è l’amore della tua vita, ma voi non state più insieme. Magari siete usciti per un po’, forse avete avuto una vera relazione, oppure non siete mai stati ufficialmente insieme. Ma il filo che vi lega è così robusto, così vero, così magnetico che la vita vi catapulta sempre, continuamente indietro. Il fatto è che la vostra storia non ha mai raggiunto il suo potenziale. Così ci rimanete impigliati, non finisce mai.
Sono esattamente pensieri contorti come questi che fanno ammalare le persone.
La triste credenza che il Fato crudele vi abbia fatto incontrare la persona della vostra vita “nel momento sbagliato” e che poi l’abbiate dovuta perdere e rimpiangere per tutta l’esistenza è davvero tremenda.
Prima domanda: chi è la persona giusta?
Qualcuno che ci ha dato conforto, che ci ha trovato affascinanti, qualcuno con cui si faceva del buon sesso o si guardavo tanti film? Non esistono persone giuste e persone sbagliate. Esistono persone che riescono a farci stare bene. E per bene si può intendere che ci fanno sentire vivi, elettrizzati, seducenti, sereni o rilassati. “Giusto” non vuol dire nulla.
Nella vita saltiamo da uno stato d’animo all’altro, per questo a volte alcune persone sono solamente meteore. Altre perdurano più a lungo nella quotidianità, ma non è detto che ci regalino perpetua felicità. Quanti matrimoni sono solo contratti firmati? Mutui cointestati? Quante relazioni sono solo abitudine e comodità?
Non esistono persone giuste al momento sbagliato. Ma nemmeno persone giuste al momento giusto. Esistono occasioni di essere felici.
Seconda domanda: che cosa vuol dire momento sbagliato?
Veramente credete che due persone riescano a condividere una vita insieme collezionando solo momenti giusti? Iniziate a pensare che forse se quella persona non è più accanto è voi, è perché – semplicemente – quel rapporto è finito (anche se vi piace fantasticarci su).
Esistono legami di affetto che durano anche dopo la fine di un amore, ma sono legami positivi, che si conservano nel cuore come tesori perché ci hanno regalato qualcosa. Proporre alle persone questi modelli di pathos dove si anela a qualcosa di passato e perduto non fa altro che alimentare le paturnie di chi incolpa il destino per la propria infelicità.
Terza domanda: tra due persone che si sono frequentate poco si può creare un legame tale da far credere ad una delle due che l’altro era la persona giusta al momento sbagliato?
Se era la persona giusta, espressione che tradotta in un linguaggio sano sarebbe “vi rendeva felice”, e ora non c’è più, semplicemente non era una felicità destinata a durare. Questo non significa che valga di meno. Qualcuno ci ha insegnato che le cose durature valgono di più per la loro longevità, ma si tratta solo un luogo comune. Siete stati felici in quel momento con quella persona, punto. Questo non la rende la persona giusta al momento sbagliato.
[dt_highlight color=”” text_color=”” bg_color=””]La verità è che ci piace proprio tanto idealizzare. E’ comodo pensare “Avevo la persona giusta e non è durata” piuttosto che accettare il fatto che a volte le cose non durano senza un perché e senza lasciare finali aperti.A volte i luoghi comuni non ci rendono felici![/dt_highlight]
Non a caso le lettere della gente che si rivolge agli psicologi hanno quasi sempre un esordio di questo tipo:
“Ho tutto quello che si può desiderare, ma non sono felice”
“Non posso essere felice perché ho perso mio padre/l’amore della mia vita/il mio cane/il mio lavoro”
Ci piace credere che un giorno avremo tutto e saremo felici. Ci piace anche dare a qualcun’altro la colpa della nostra infelicità: a volte ce la prendiamo col fantomatico “momento sbagliato” pur di non accettare che alcune cose capitano e basta. Magari non ci piacciono, magari ci danno tristezza, magari ci fanno pensare che siamo infelici. Ma è solo un momento. La vita, insieme ai suoi attimi, scorre. La scelta di essere felici dovrebbe essere una priorità ogni giorno, soprattutto in campo sentimentale, visto che ci sono altri settori, come ad esempio la salute, su cui non abbiamo controllo.
Ieri eravamo una persona, oggi ne siamo un’altra: come potete credere che una figura del passato potrebbe rendervi felici ora?
Se le vostre strade non si sono incrociate di nuovo fatevi una domanda e datevi una risposta. Se volete levarvi il dubbio alzate il telefono e toglietevelo. Siate pragmatici, prendete in mano la vostra vita. Ma vi prego, non incolpate il momento sbagliato. O non sarete mai felici.
La cosa che mi rincuora è che probabilmente questi articoli vengono redatti solo per ottenere click facili. Stop Missing Out On The Present Because You’re Looking To The Future, infatti, è un altro articolo della stessa autrice, che esordisce così:
If you are depressed you are living in the past.
If you are anxious you are living in the future.
If you are at peace you are living in the present.
Lao Tzu
Laura, lo vedi che lo sai allora…
Alessia Pizzi