Con oltre 200 etichette disponibili contemporaneamente, Brylla ha aperto a Roma nel quartiere Trieste per realizzare il sogno di ogni enoappassionato.
Un wine bar così poteva essere concepito solamente da chi il vino lo ama davvero come Marcella Capaldo. Bastano due chiacchiere per capirlo e per capire che nell’apertura del locale c’è tutta la sua passione di una vita spesa tra vigneto ed enoteca e, che elaborata da Laurenzi Consulting si è trasformata in qualcosa di assolutamente innovativo. Brylla è il paradiso degli eno-appassionati, dove è possibile degustare un calice di una delle centinaia di referenze selezionate, ma non è un locale esclusivo perché le sue proposte sono studiate per la piena soddisfazione di ogni tipo di clientela. Un locale accogliente per tutti, da chi cerca le eccellenze assolute a chi apprezza la qualità ma senza accendere un mutuo per ogni vino degustato.
Il miracolo o almeno quello che così appare agli occhi degli eno-entusiasti, è reso possibile dalla moderna tecnologia che permette di spillare anche un solo bicchiere da qualsiasi bottiglia senza bisogno di stapparla. Il sistema si chiama Coravin già utilizzato in America e in Gran Bretagna sui vini fermi di ogni tipo, che viste le simpatie già suscitate da Brylla promette bene fin da subito anche qui da noi. Il Coravin ha mantenuto in pieno la sua promessa provato con il Sancerre aoc 2015 di Domain Vacheron, che si è presentato indistinguibile al palato tra i due assaggi, il primo appena stappato e l’altro proveniente da una bottiglia già utilizzata diversi giorni fa.
L’atmosfera del locale mette tutti a proprio agio grazie ai banconi contrapposti tra cui si muovono i sommelier, quasi in un tutt’uno con i clienti creando nell’insieme le condizioni ideali per rilassarsi davanti ad un buon bicchiere. In accompagnamento la proposta gastronomica offre una carta di tapas e una selezione di salumi e formaggi, paté e affumicati, oppure la degustazione del “mare in scatola”, una strepitoso assortimento di conserve italiane ed internazionali. Nella sala attigua non manca però la possibilità di intrattenersi in un ambiente più raccolto per lasciarsi coccolare dalle intriganti preparazioni realizzate con il Josper, un particolare forno spagnolo che utilizza la brace al suo interno conferendo alle pietanze una sfumatura di gusto unica. Le cotture a fuoco lento completano il menù, valorizzando le diverse carni proposte in accostamenti gourmet.
Ma la vera rivoluzione sta nella carta dei vini, che copre l’intero territorio Italiano con ampie escursioni nell’enologia Francese, offrendo l’opportunità di godere in contemporanea etichette blasonate, etichette di nicchia, biologici, biodinamici e naturali, vini di ogni tipo che condividono tra loro la ricerca della qualità. Il criterio con cui è stata costruita è volto a permettere la maggior esplorazione possibile tra le innumerevoli proposte, ma senza il rischio di perdersi. L’estrema razionalità della carta, permette infatti di assecondare con facilità la propria inclinazione del momento e la disponibilità di spesa. Tre le suddivisioni, “il vino scacciapensieri”, etichette non impegnative e di immediata godibilità ideali per la convivialità, “Il Comfort Wine” di livello crescente così come la complessità del vino e “Il Riflessivo”, etichette di livello superiore per chi vuole addentrarsi in una ricerca più ampia o più semplicemente per chi vuole concedersi il lusso di un bicchiere straordinario. Il carattere innovativo sta anche nella flessibilità della somministrazione che prevede l’assaggio, il calice, la mezza bottiglia e la bottiglia, concedendo la possibilità di costruirsi il proprio percorso di degustazione. Gli amanti del vino romani non potevano chiedere di più, per loro il paese dei balocchi ha appena aperto e si chiama Brylla.
Bruno Fulco