BeFarmer: come essere viticoltori da casa ai tempi del web

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Adottare le viti è l’idea di BeFarmer al centro di questo progetto, che avvicina produzione e consumo nella massima interazione mai registrata fino ad ora.

Voglio andare a vivere in campagna oltre che il tormentone di un Toto Cutugno d’annata, è quello che quasi tutti almeno una volta nella vita hanno desiderato, attratti da bucolici paesaggi e ritmi di vita più rilassati nell’idea di scoprire nuove dimensioni dell’essere. Nella realtà però sono molto pochi quelli a dar vita a questa visione, mentre la stragrande maggioranza abbandona presto il sogno campestre in virtù di una più comoda vita cittadina. Tra questi sognatori  incalliti i più motivati, o almeno così credono di essere, sono gli eno-entusiasti, popolo di appassionati del mondo del vino a vario titolo, quelli per cui coltivare una propria vigna rappresenta il vero e proprio Nirvana. Proprio a questi ultimi è dedicata la startup che promette di dar vita alle loro passioni direttamente dal divano di casa.
Nata dalle fervide menti di Filippo e Iacopo Rossi, Carlo Mozzetti e Francesco Kurhajec, BeFarmer sfruttando al massimo la potenzialità più avanzate del web, promette e mantiene il sogno di prodursi il proprio vino. Ciò è reso possibile attraverso una piattaforma digitale che connette i produttori con gli appassionati, che hanno la possibilità di adottare dalle singole viti fino ad interi filari e porzioni di vigna, scegliendo tra le diverse possibilità proposte dalle Aziende partner iscritte a Befarmer. Basterà poi uno smart phone ai vignaioli virtuali, per seguire la crescita e lo sviluppo delle proprie piante seguendone tutte le fasi, dal ciclo vegetativo a quello produttivo.
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Ma non è tutto e volendo l’esperienza può trasformarsi da virtuale in reale a contatto vero e proprio con la terra, per quanti desiderino veramente approfondire il più possibile la conoscenza dell’oggetto della propria passione e del mondo che lo circonda. Sarà infatti possibile prendere parte ai diversi lavori che secondo la stagionalità si rendono necessari durante la crescita delle piante affinché le uve giungano a piena maturazione nello stato ottimale. Basterà contattare le aziende partner per partecipare alle operazioni di potatura legatura e vendemmia delle viti adottate così come si potranno fare visite in cantina per assaggiare il proprio vino durante le sue fasi di affinamento. Anche l’imbottigliamento potrà essere personalizzato sia nel nome che nell’etichetta.
Quello che ad uno sguardo superficiale potrebbe sembrare poco più di un gioco in realtà è un progetto veramente innovativo che soddisfa diverse componenti come spiega il CEO Filippo Rossi, intervenuto di recente alla Social Media Week Rome 2016 nell’incontro esplorativo del rapporto tra Vino e Social Network. Per i viticoltori c’è la possibilità di aumentare la propria visibilità, aumentando la presenza sul web e permettendo l’incontro di clienti nuovi rispetto a quelli tradizionali, con il vantaggio non indifferente di poter contare su fatturati anticipati. Per gli appassionati c’è invece la possibilità di approfondire la propria passione, trasformandola in esperienza diretta e consapevole del mondo produttivo del vino. Befarmer riesce a convogliare tutto ciò coinvolgendo oltre ai produttori vitivinicoli anche la ricettività turistica rurale, nel segno di un’offerta complessiva che insegue la voglia crescente di stare a contatto col mondo rurale e la cultura contadina.

Bruno Fulco
Iscritto all’Ordine dei Giornalisti e diplomato presso l’Associazione Italiana Sommelier, da sempre appassionato di enogastronomia come veicolo di scambio e collegamento tra le diverse culture. Viaggiatore entusiasta specie nelle realtà asiatiche e mediorientali. La fotografia completa il bouquet delle passioni irrinunciabili con particolare attenzione al reportage. Ricerca ostinatamente il modo di fondere questi elementi in un unico elemento comunicativo.

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