Con il nuovo singolo Un’Altra estate il cantautore Roby Rossini torna sulla scena regalando al pubblico un disco dal testo accattivante e belle sonorità.
I fan di Roby Rossini attendevano da tempo un nuovo singolo; da sette anni per la precisione, da Ridere e Volare e dall’Lp Pioggia nucleare. E l’attesa non è stata vana.
Dal 28 maggio scorso il cantautore Roby Rossini (già noto per i diversi successi dance tra cui la celebre Tanz bambolina) è tornato sulla scena con un nuovo singolo: Un’altra estate. Il disco, in tutti i digital stores prodotto sulla nuovissima etichetta indipendente romana 2MI records, ha tutti gli ingredienti per diventare una hit della stagione.
Lo abbiamo incontrato qualche giorno fa per parlare di questo nuovo lavoro e di molto altro.
Come è nata Un’altra estate?
È un brano nato dal cuore nella notte di Febbraio 2018, quella in cui nevicò a Roma. Ero solo nel mio home studio, una di quelle giornate in cui la malinconia sembra più dura da sopportare. Ho chiuso gli occhi e ho spento le luci delle camere della vita. Sono rimasto solo con la mia anima. Da subito ho notato che stavo percorrendo una strada diversa da quella passata. Davanti a me c’era un nuovo trampolino da cui buttarmi che, seppur rischioso, mi affascinava.
Desideravo tornare a un mondo musicale molto affine alle mie origini. E allora mi sono semplicemente tuffato. A distanza di qualche mese da quella giornata sto cominciando a raccogliere il premio per tanto sforzo fatto. Il mio pubblico, che da sempre mi segue con affetto e sincerità, ha colto la novità del mio lavoro, ripagandomi con uno straordinario entusiasmo, il miglior balsamo per chi fa il mio lavoro.
Quanto c’è di autobiografico nel disco Un’Altra estate?
Moltissimo, direi. Ogni cosa che scrivo ha contenuti autobiografici. Metto sempre a disposizione della musica parecchi momenti della mia vita. In particolare ogni centimetro di questo brano è stato studiato per rendere al massimo e con estrema onestà il frame di quel momento. L’amore è fondamentale per tutti e qui è fotografato nel ricordo di una splendida estate passata insieme ad una persona speciale, con la voglia di viverne un’altra altrettanto meravigliosa. Si tratta, credo, di un brano per cuori melodici, con venature nostalgiche ma anche con tanta speranza. Suggerirei di ascoltarlo un po’ con il mood alla Ciavarro dei film degli anni ’80.
C’è una canzone dello tuo repertorio a cui sei particolarmente legato?
Sono estremamente connesso a tutto il mio repertorio, ma, se devo sceglierne una in particolare, opto per Rendez Vous, il follow up di Tanz Bambolina uscito nell’estate 2004. Mi ricorda bei momenti in tour ed un’estate molto importante per la mia vita artistica e personale.
Come è cambiata la tua musica rispetto ai tempi di Tanz bambolina?
La musica come la vita è in continua evoluzione. Ci si guarda allo specchio e, pur sentendoci sempre se stessi, ci si accorge che gli anni passano. Per questo bisogna essere sempre pronti a cavalcare le onde del tempo con intelligenza, rispettando il passato ma con un occhio vigile verso il presente e il futuro. Il periodo italodance è ancora in me e sono fiero di continuare a cantare i miei brani dell’epoca nelle versioni originali anche se cerco sempre di rinnovarmi. In tal senso, oltre ai miei nuovi inediti, sto realizzando nuovi arrangiamenti dei miei vecchi brani, privilegiando versioni fra l’acustico e l’elettronico. Spero presto di poter essere pronto per farveli ascoltare e magari cantare live.
Quando non scrivi la tua musica cosa ti piace ascoltare in particolare?
Sono un fan storico della musica dei primi anni Ottanta, quando molti artisti erano convinti di poter inventare un nuovo futuro. In particolare amo il genere definito “Post Punk” che va dal 1978 al 1985. In quegli anni la musica cambiò di netto mischiando il rock con l’elettronica,il pop con i ritmi reggae e la dance. Kraftwerk, Omd, Buggles,Human League, Depeche Mode, Ultravox. Ma anche Soft Cell, Duran Duran, Spandau Ballet, Tears For Fears e moltissimi altri. Apprezzo molto anche la nuova onda Indie italiana.
Impegni per quest’estate?
Sto lavorando su più progetti che vedranno luce da Settembre. Inoltre ho iniziato a provare in sala il repertorio con la band per dei futuri live. Poi c’è la promozione di “Un’altra estate” per la quale prevediamo l’uscita a breve di un pack remix ufficiale. Spero di ritagliarmi anche qualche momento tutto per me sotto il sole!
Che cosa ci dobbiamo aspettare per Settembre?
C’è un nuovo brano scritto e arrangiato insieme a un noto dj nazionale che uscirà sul mercato all’interno di un album e del quale sono particolarmente orgoglioso. Si tratta di un ‘ideale continuazione del periodo italodance di metà anni 2000. È una sorta di appello a chi sente ancora dentro quelle melodie. Sono certo che l’inciso farà cantare come ai bei tempi. In parallelo sto lavorando a un nuovo singolo e al progetto live acustico che mi sta assorbendo molto.
Roby hai ancora un sogno nel cassetto?
Vivere una vita serena. E’ peraltro l’augurio che posso fare di cuore a tutti i vostri lettori.
Grazie davvero per l’augurio e per il tempo concessoci. Che dire… BUONA ESTATE.
Maurizio Carvigno