“Il Signore degli Anelli”, il film con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Il Signore degli Anelli Auditorium 2017

All’ Auditorium Parco della Musica il 21 e 22 giugno, è stato proiettato il film, con l’esecuzione dal vivo della colonna sonora di Howard Shore, vincitore del Premio Oscar.

L’orchestra è immobile, attenta al film e al direttore Shih-Hung Young che, sorridente, è concentratissimo nel mantenere il sincrono perfetto. Si tratta di un’ottima esecuzione, la difficoltà nell’evitare lo sfasamento tra immagini e musica è stata ampiamente superata.  Il direttore e violinista cinese non è certo alla prima esperienza. Nella sua storia ha diretto anche le musiche del film Il Gladiatore di Hans Zimmer e Il Padrino con le musiche di Nino Rota.

Anche Clara Sanabras, la voce è stata solista di The Lord of The Ring in Concert e The Hobbit.

La sua interpretazione è intensa, l’abito argenteo richiama i costumi del film, i capelli sono sciolti. Soprattutto nella parte in cui Frodo sta morendo ferito dalla spada di uno dei Nazgûl alla Locanda. Quando Arwen (la figlia dell’elfo Elrond) con Aragorn lo vogliono portare a Gran Burrone per farlo curare dagli Elfi. Clara tiene in tensione il pubblico della Sala Santa Cecilia che partecipa trattenendo il fiato.

Il Signore degli Anelli e l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Così come durante la lotta tra i due maghi Saruman e Gandalf: il coro e la musica creano un’emozione particolare ricambiata dagli applausi eclatanti del pubblico, noncuranti della pellicola che continua ad andare avanti.  Presi dall’euforia del momento.

Il coro e le voci bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, imponenti, dominano con forza le scene più intense del film cantando insieme ai solisti nelle lingue usate da Tolkien : Quenya, Sindarin, Khuzdûl, Adûnaic, Lingua di Mordor, inglese antico e moderno.

La musica di Howard Shore impersonifica i diversi personaggi di Tolkien:

gli Hobbit, Bilbo e Frodo Baggins con un suono celtico, gli Elfi che richiamano i toni eterei e le armonie orientali.

I Nani forti e grezzi come le loro pietre, cantati da un coro maschile gutturale. Gli orchi violenti con il suono dei tamburi giapponesi taiko, i piatti in metallo e le catene sbattute sulle corde del pianoforte.

Il Signore degli Anelli e l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

 

Mentre il mondo degli uomini è sottolineato dagli ottoni.

Sembra, come quando si legge libro di J. R. R. Tolkien di trovarci in un mondo parallelo al nostro, dove ci troviamo storditi e catapultati in esso.

Piegandoci forse anche noi alla potenza e il potere dell’anello?

Sara Cacciarini

Sara Cacciarini giornalista pubblicista, si è laureata in Scienze Naturali e ha conseguito un Master di Comunicazione e Giornalismo Scientifico a La Sapienza di Roma. Collabora con CulturaMente dal 2016, è appassionata di teatro, musica e cinema.

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