Dopo un lungo silenzio ed essere scomparso anche dai social per mesi, è finalmente tornato alla ribalta Marco Mengoni.
Sono passati quattro anni da quando è uscito il singolo multiplatino Guerriero, che ha dato il via alla pubblicazione di un progetto composto da due album, Parole in circolo e Le cose che non ho. Ora Mengoni è tornato con due nuovi brani inediti che sono volati in cima alla classifica iTunes!
Nell’ultimo anno era del tutto sparito dalle scene, ad eccezione del duetto con Giorgia nella canzone Come neve.
A Luglio è riapparso con alcune foto ed un brevissimo video in cui ha comunicato la data di uscita del nuovo album, Atlantico, il 30 Novembre. Mengoni e il suo staff hanno coinvolto i fan in un gioco: una corsa allo streaming delle playlist con canzoni del suo repertorio create dai fan. Le persone che hanno ottenuto il maggior numero di ascolti hanno avuto la possibilità di ascoltare in anteprima il nuovo album. Stessa fortunata sorte è toccata ai vincitori di un gioco a sorteggio che hanno invece ascoltato l’album in location legate all’art, grazie alla partnership con l’agenzia Musement.
Dopo due settimane di (lunghissima) attesa sono usciti il 19 Ottobre due nuovi brani: Voglio e Buona vita.
Non ho potuto fare a meno di ascoltarli molte volte e attentamente e queste di seguito sono state le mie primissime impressioni…
Voglio: da ballare, da cantare, da gridare. Semplicemente una canzone da sentire. Esprime bene il carattere deciso dell’artista, la sua determinazione, la voglia di mettersi in gioco, di provare cose nuove, senza avere paura delle critiche che possono arrivargli. Anzi, questa canzone sfida chi critica, chi giudica. Trasmette il suo carattere trasgressivo,vanesio, audace, anticonformista. Ti prende alla testa, man mano che la canzone cresce, e la senti martellare e salire dal petto alla mente e da lì non esce più. Il singolo potrebbe essere il pezzo ritmato del nuovo album, esattamente come Io ti aspetto in Parole In Circolo.
Buona vita: un ritmo latino in Autunno che ha la capacità di non risultare affatto fuori luogo, o fuori stagione. Sarà per il testo con quella filosofia dei paesi del Mediterraneo colpiti da sole caldo. Caldo come l’atmosfera del pezzo. La musica fa da sfondo spensierato ad un testo che ha una profondità immensurabile, senza andare a fondo per la pesantezza. Rimane a galla e prende tutta la luce del sole trasmessa dalla musica facendo brillare le parole che catturano la nostra attenzione. E’ un vero e proprio inno alla vita, alla sua bellezza, al viaggio spettacolare che è e come affrontarlo “equipaggiati”.
Gli arrangiamenti dei due singoli sono perfetti, l’attesa è valsa la pena.
Mengoni ha superato ogni aspettativa, come sempre, ed ha lasciato entusiasta la critica.
I suoi fan sono divisi tra chi esulta per i due pezzi che rimandano alla singolarità di Solo 2.0 e chi invece si lamenta perché “poco vicino al suo stile”.
Io credo fortemente che chiunque non apprezzi i nuovi singoli è perché non è capace di vedere Mengoni come artista, con idee creative e capace di cantare ed esprimersi in più generi.
La differenza tra cantante e artista è proprio questa: il cantante ha uno stile fisso che mantiene anche dopo dodici album; l’artista è versatile e capace di spostarsi da un genere all’altro lasciando comunque il suo segno. Forse il problema di queste persone è che sono state lobotomizzate musicalmente da troppi cantanti ormai dediti alla monotonia e incapaci di esprimersi con originalità.
Le nuove canzoni preannunciano un album diverso dai precedenti, più originale e con l’impronta marcata dell’artista. Non ci resta che aspettare ancora un mese per sentire l’album al completo e l’anno prossimo per sentirlo dal vivo in tour e all’Arena di Verona!
Ambra Martino
Grazie per questo articolo su Marco, senza né giudizi né tantomeno pregiudizi, una vera rarità oggigiorno!
Grazie mille! Sono felice se ti è piaciuto! 🙂
Ascoltare le radio italiane è noioso e deprimente, a parte qualche rara eccezione cito Elisa e Cesare Cremonini, tutto uguale, voci, testi, modo di cantare, confondo voci e nomi, grazie a Mengoni che rischia e ne è perfettamente consapevole!
Sento e leggo molte persone in giro che lo criticano senza ancora aver sentito prima l’album… Secondo me ora più che mai bisognerebbe che i fan gli diano molto sostegno, visto che si è buttato in qualcosa di molto personale (e che gli è riuscito anche molto bene, secondo me, da quanto abbiamo potuto sentire finora…)
Sono completamente d’accordo!!!