Jack Savoretti, un uomo di musica e poesia all’Auditorium

Il cantante britannico di origini italiane, fin da quando da ragazzo era interessato solo alla poesia, scriveva testi seduto sui prati inglesi e svizzeri dove ha vissuto. 

ph @Paolo Soriani
Un giorno la madre gli regalò una chitarra acustica e da allora le poesia divenne musica. Ospite all’Auditorium lo scorso 4 luglio, Jack Savoretti ha presentato il nuovo album “Written In Scars” (2015) che in Inghilterra ha riscosso grande successo. Apre il concerto romano con le prime cinque canzoni dell’album: 
Written In Scars, Back To Me, Fight‘til The End, Broken glass e Tie Me Down. Quest’ultima eseguita con grande passione e la chitarra acustica.
Le canzoni di questo album sono state scritte con la collaborazione di Samuel Dixon, australiano, songwriter e produttore di Adele e Christina Aguilera: ne è uscito un album intenso e molto apprezzato anche dal pubblico italiano.
Durante tutto il concerto Jack manifesta l’amore per il nostro paese non solo con la musica ma anche raccontandoci aneddoti personali “non tutti quando si gira il mondo sono calorosi come gli italiani, il pubblico è diverso in ogni paese, magari finito lo show un italiano ti dice “che bello complimenti” poi quando va via pensa “ammazza ho buttato i soldi…”, mi ricordo la prima volta che ho suonato in Germania, un tedesco alla fine dello show si congratula con me dichiarando però che “c’era una canzone di merda”. Sorpreso e deluso rispondo dankeschöne e me ne vado via; non sapevo quale fosse, ma lui “c’è una canzone di merda che sembra scritta in California negli anni sessanta” quando ci ho pensato aveva ragione, ma io le adoro quelle canzoni: era Proposal dall’album Before the Storm (2012).

Savoretti riesce a creare un rapporto intimo con il pubblico, coinvolgente: sembra di stare a casa e non nella Cavea dell’Auditorium, non si limita nel manifestare l’amore per le sue origini e ci dedica un classico in italiano “Ancora tu” di Battisti perché “non pensavo che avrei avuto ancora il piacere di tornare qui per lavoro, all’inizio dicevo che l’Italia è un po’ come un’amante molto bella, avrei da fare altre cose ma torno sempre qui”.
Conclude il concerto con il pubblico in piedi che canta e balla duettando con Violetta Zironi, cantante country italiana che ormai fa parte della Savoretti Experience e lo segue in tutte le date dando uno stile ancora più country alla serata.
Sara Cacciarini
Sara Cacciarini giornalista pubblicista, si è laureata in Scienze Naturali e ha conseguito un Master di Comunicazione e Giornalismo Scientifico a La Sapienza di Roma. Collabora con CulturaMente dal 2016, è appassionata di teatro, musica e cinema.

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