I Garbage a Villa Ada: l’estate romana è rock

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In occasione del festival Villa Ada Roma Incontra Il Mondo torna la band capitana da Shirley Manson. E conquista tutti.

Da diverso tempo l’estate romana è caratterizzata da numerosi eventi dedicati a tutti coloro che amano la buona musica. Villa Ada Roma Incontra Il Mondo si fa notare tra gli altri per l’eclettismo dei nomi che, puntualmente, riesce a portare nella Capitale. È qui che prende vita il concerto dei Garbage: attesissimo da chi gli anni ’90 li ha vissuti e ama ancora. Ma anche da quelli che hanno scoperto la band più recentemente, grazie alle ultime pregevoli produzioni.

Il segreto di una carriera lunga più di 25 anni.

Il merito della longevità del gruppo formato da Duke Erikson, Steve Marker, Butch Vig e Shirley Manson si deve non solo alle riconoscibilissime sonorità alternative rock ma, principalmente, ai testi, alla voce e alla presenza scenica della cantante. Da più di 25 anni è lei che condivide con chi l’ascolta un mondo interiore di aggressiva fragilità. Che sul palco si traduce in performance sanguigne eppure oniriche, cullate da una voce ora ipnotica ora graffiante ma sempre vagamente morbosa.

La tappa romana del loro tour non fa eccezione: si inizia con la potente “Control” per poi proseguire con la viscerale “#1 Crush”, resa famosa da un remix di Nellee Hooper e Marius de Vries che la spedì direttamente all’interno della colonna sonora di “Romeo + Juliet” di Baz Luhrmann. Il pubblico va in visibilio per tutto ciò che proviene dai primi due album: da “Stupid Girl” a “Temptation Waits”, da “Wicked Ways” (interpolata con “Personal Jesus” dei Depeche Mode) a “Special”. Ovviamente immancabili “I Think Am Paranoid”, “Push It” e “Only Happy When It Rains”.

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Non è un’operazione nostalgia.

Non si tratta, però, di un concerto celebrativo anche se non c’è alcun nuovo disco da promuovere: dopo una lunga pausa, durata di fatto dal 2005 al 2012, i Garbage hanno realizzato due ottimi lavori come “Not Your Kind Of People” e “Strange Little Birds”. A dimostrazione di come le inquietudini adolescenziali della Manson si siano evolute in riflessioni di donna che si interroga circa il proprio posto nel mondo. Mentre Erikson, Marker, Vig – quest’ultimo sostituito durante il corrente tour europeo da Matt Walker per motivi di salute – non abbiano tradito il loro peculiare sound per inseguire le mode del momento, estremizzandolo ancor di più.

Prova ne sono “Blood For Poppies”, “Empty” o l’ancora inedito “On Fire”. Ma soprattutto la resa live di due tra i brani più ambiziosi della loro intera discografia: “No Horses”, forte di tutta la carica distopica di cui è dotata, e “Even Though Our Love Is Doomed”, capace di non esplodere mai apparentemente mentre, in realtà, riesce a imploderti dentro. Un po’ come i Garbage oggi: lontani dai trionfi della seconda metà degli anni ’90 e della prima dei 2000 ma anche dall’idea di smettere di fare ciò che amano di più.

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Setlist

  • Control
  • #1 Crush
  • Stupid Girl
  • Temptation Waits
  • Wicked Ways (Personal Jesus Interlude)
  • No Horses
  • Dumb
  • Special
  • Blood For Poppies
  • On Fire
  • Empty
  • Vow
  • Bleed Like Me
  • I Think I’m Paranoid
  • Push It
  • Only Happy When It Rains
  • Even Though Our Love Is Doomed
  • When I Grow Up

Cristian Pandolfino

Credits foto Ziblab

Cristian Pandolfino
Nato a Messina, si laurea con lode in Filosofia e decide di trasferirsi a Roma per frequentare un master in scrittura creativa e pubblicitaria presso l’Istituto Europeo di Design. Copywriter da più di un decennio, ha lavorato per numerosi clienti nazionali e internazionali senza mai perdere di vista le sue autentiche passioni: le religioni, la mitologia classica, il cinema, il teatro, la musica, l’arte, la fotografia, la letteratura e, ovviamente, la scrittura. Cura un suo blog - Il Neomedio - e collabora con varie realtà on-line.

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