Si è tenuto a Bari, il 12 aprile, l’ultimo concerto del Corochinato tour degli Ex-Otago, band che rivedremo a Roma per il grande e consueto evento del primo maggio.
Il gruppo genovese è conosciuto dai più per aver partecipato a Sanremo 2019. Io ho avuto il piacere di ascoltarli qualche anno prima e di vederli per la prima volta in concerto nel novembre del 2016 al Serraglio a Milano.
Cosa dire? Per me è stato subito amore a prima vista e il sentimento, col passare degli anni, è cresciuto ed è diventato più consapevole.
Gli Ex-Otago non deludono mai, non sono mai banali, mi fanno divertire, mi commuovono e mi stupiscono ad ogni live. Per questo è già la quarta volta che li vedo in concerto.
La band sale sul palco e la prima canzone è Questa notte.
L’atmosfera è soffusa e il must della fotografia è il controluce: Maurizio e company sono delle ombre nere che si muovono lentamente su uno sfondo blu.
Lo show continua con Le macchine che passano, Bambini e Giovani d’oggi che accende letteralmente l’aria nel club, perché è un inno di protesta alle accuse che ci vengono mosse continuamente.
Sullo schermo passa un video, con un’estetica anni ’80 da televideo, che mostra le parole del testo ed esplodono le voci del pubblico che cantano a squarciagola:
“Dentro i bar o sui metrò, in coda alle poste e in cima a un monte
Nei fast food, nelle auto blu, in parlamento e in ogni momento
Ti è mai capitato di sentire pronunciare questa frase
I giovani d’oggi non valgono un cazzo”.
L’atmosfera resta calda sulle successive canzoni della scaletta, finché sul palco rimane il tastierista della band, completamente solo, che suona il giro di Tutto bene.
Temo che il live stia già finendo, quando scorgo Maurizio Carrucci passarmi davanti e dirigersi verso il bar, con il microfono in mano. Inizia la parte in acustico del concerto, quella più commovente ed emozionante, con Costarica, Stai tranquillo e soprattutto Mare, che mi fa piangere in silenzio.
Fortunatamente non sono l’unica: dal palco gli Otaghi dicono a una ragazza in prima fila di non piangere così, “perché sennò vengono i lucciconi anche a loro”.
Poi annunciano che stanno per cantare un inedito e io già capisco che si tratta della loro canzone più conosciuta e consumata: Quando sono con te.
E qui finisce la prima parte del live.
Quando rientrano hanno fatto un cambio abito. Indossano lo stesso outfit della serata finale di Sanremo e scherzano sul fatto che si sono ispirati ai Backstreet Boys intonando “Backstreet back all right”.
Quindi cantano Solo una canzone.
Poi, dopo Ci vuole molto coraggio e Cinghiali incazzati, ci lasciano con la speranza di una tappa estiva.
Stay tuned
Valeria de Bari
Immagine copertina da Flickr.