È finalmente arrivato anche in Italia Ed Sheeran in concerto con il Divide World Tour. La prima tappa è stata Firenze, al Firenze Rocks, seguita da Roma e Milano.
La sua presenza al Firenze Rocks ovviamente ha scatenato molte polemiche. È vero che non è un cantante di musica rock, però noi non sappiamo come siano andate realmente le cose. Potrebbe essere che gli organizzatori abbiano contattato lo staff di Ed Sheeran, ma potrebbe anche essere successo il contrario. Magari gli organizzatori del tour hanno notato che durante le date in Italia si sarebbe tenuto anche il Firenze Rocks e hanno voluto aggiungere la data qui. La verità è che entrambi lo avrebbero fatto per guadagnare di più. E onestamente se io fossi stata al posto degli organizzatori del Firenze Rocks, non penso avrei detto “Ed Sheeran? Ew, no, non è rock!”. Avrei fatto la stessa cosa che hanno fatto loro.
Anche gli opening act sono stata una scelta alquanto oculata. Il cantante degli Snow Patrol è un cantautore irlandese piuttosto conosciuto da chi segue Ed e le loro canzoni sono molto apprezzate. Zara Larsson sul palco è stata fantastica! Ha ballato e cantato con una voce perfettamente intonata, nonostante il caldo afoso fiorentino, dimostrando che il suo successo è più che meritato. Matt Simons, primo ad esibirsi, ha avuto successo in Italia con alcuni singoli, e il suo talento ha colpito anche artisti italiani che hanno collaborato con lui.
In sintesi direi che chi ha organizzato il festival è stato arguto a non farsi scappare Ed Sheeran ed ha scelto artisti in linea con il genere del cantante inglese.
E poi, se un uomo che mette su un concerto da solo e con una chitarra non è un rocker, chi lo è?
Il live è stato molto coinvolgente, Ed Sheeran durante il concerto sa come far divertire i suoi fan e renderli partecipi attivamente.
Ad un certo punto, durante Photograph e Thinking Out Loud ha cominciato a piovere ed è stato un momento molto dolce, vista la combinazione degli eventi. Mi sono emozionata sia con The A Team che con Give Me Love, pensando a quante cose sono cambiate da quando seguo Ed e agli amici fantastici che ho conosciuto grazie a lui quasi cinque anni fa.
Sono rimasta amareggiata dal fatto che alcune canzoni non siano state eseguite, poiché al festival tutti gli headliners si sono esibiti per un’ora e mezza al massimo. Avrei voluto sentire qualche canzone in più oltre a quelle di successo, come Kiss me che amo, soprattutto perché aspettavo di vederlo live dal 2012!
È indubbio che sappia cantare bene e anche molto velocemente (come lui stesso canta “I’m a singer with the flow”) e che sappia incantare tutti con le sue belle canzoni.
Tuttavia sono rimasta delusa perché Ed Sheeran in concerto dal vivo è uguale a qualsiasi altro concerto registrato due giorni fa o sette anni fa.
È bravissimo a fare uno show solo voce e chitarra ma non mi è piaciuto, non mi ha stupita.
Suona la chitarra nelle code, ad esempio in Bloodstream, in modo nevrotico e più che musica mi è sembrato solo caos, rumore, o uno sfogo sull’oggetto. Non ci sono variazioni di un certo spessore. Secondo me dovrebbe rinnovarsi e usare lo strumento in modo diverso, perché sono tanti i modi per suonarlo: potrebbe fare accordi diversi invece dello stesso eseguito in modo frenetico per cinque minuti filati. A parer mio, non è necessario che suoni con una band al completo, come suggerito da molte altre persone. Basterebbe che cambiasse la tecnica nelle code di alcuni pezzi. Forse avevo io delle aspettative troppo alte, però non poteva essere diversamente considerando che si tratta di un cantante rinomato in tutto il mondo per il suo talento.
E invece (e mi duole dirlo perché sono sempre stata una sua grande fan) l’ho trovato un concerto leggermente al di sopra della media, ma nulla di speciale.
So che potrebbe fare di più e spero che in futuro si evolva e che mi faccia dire “è valsa la pena di andare a rivedere Ed Sheeran in concerto!”.
Prima di ogni cosa spero però che presto si fermi per un po’ di tempo per riposarsi e magari prendere lezioni di canto. Durante il live infatti è capitato almeno tre o quattro volte che avesse un calo di voce, senza però mai steccare. Penso che nessuno dei suoi fan vorrebbe vederlo avere problemi in futuro come è successo ad Adele.
Dopo tre anni in tour è ora di dire basta a “Sing” e dire sì a “Relax: take it easy”, come cantava Mika.
Ambra Martino