“Tre donne” di Dacia Maraini: uno specchio per riflettersi e riflettere

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La rassegna “Libri Barberini/Corsini” si arricchisce con l’ultima fatica di Dacia Maraini, pubblicata nel 2017 da Rizzoli e già entrata nel cuore di molti lettori.

Tre donne. Una storia d’amore e disamore è il titolo di un libro dedicato all’universo femminile, ma non solo. Sotto i riflettori le relazioni umane, tra uomini e donne, ma anche e soprattutto tra generazioni differenti. Le protagoniste sono una nonna, una madre e una figlia che devono ridefinire il già precario equilibrio della loro convivenza. Il pomo della discordia, ovviamente, è incarnato da un uomo misterioso e affascinante.
Edoardo Albinati, moderatore della presentazione, ha definito le tre protagoniste “deliranti”. La nonna è un’ex attrice con accese brame d’amore, la figlia è una traduttrice che sogna ad occhi aperti e la nipote è la tipica adolescente ribelle. Anche gli uomini del romanzo sono stati definiti da Albinati abbastanza “improbabili come esseri umani“. E forse il dono di Dacia Maraini è proprio quello di saper raccontare i desideri delle persone – in questo caso proiettati verso le innumerevoli sfumature dell’amore – senza incastrare i personaggi negli stereotipi.

Lo confermano le interpretazioni di Piera Degli Esposti, che lasciano pregustare una lettura tanto divertente e ironica quanto profonda.

Affrescando la quotidianità con spensieratezza, Maraini indaga anche sulla società contemporanea, raccontando quella che definisce la “paura della responsabilità“. Un male da cui oggi siamo affetti tutti a causa di una cultura del mercato che nutre di pubblicità e suggestioni. Il risultato è una perdita di memoria, tanto collettiva quanto personale, che rende le persone dei vegetali. Descrivendo le relazioni e tutte le reazioni che ne derivano la scrittrice offre uno specchio dove uomini e donne possono riflettersi e riflettere per comprendere meglio la natura del loro rapporto in un secolo di forti cambiamenti.

 

La voce di Dacia è abile narratrice dell’evoluzione e di tutte le crisi che comporta. I suoi personaggi sono frutto della fantasia, ma anche della memoria storica accumulata nel corso degli anni e di quell’attento sguardo sul mondo che da sempre la caratterizza come una penna acuta e investigatrice.

 

La presentazione di questo libro, grazie all’interessante scambio tra i due scrittori in sala, ma soprattutto grazie alle interpretazioni di Piera Degli Esposti, ha stimolato l’appetito di tutti i lettori famelici presenti che ancora non hanno letto Tre Donne, ma che rimedieranno presto. Tutti gli altri avevano già il libro in mano, pronto ad accogliere l’autografo materno.

 

Alessia Pizzi
Laurea in Filologia Classica con specializzazione in studi di genere a Oxford, Giornalista Pubblicista, Consulente di Digital Marketing, ma soprattutto fondatrice di CulturaMente: sito nato per passione condivisa con una squadra meravigliosa che cresce (e mi fa crescere) ogni giorno!

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