Con L’interpretatore dei sogni, Stefano Massini, ci regala un diario intimo di Freud. Una rigorosa finzione, frutto di anni di studio, in cui prendono magicamente vita i sogni di decine di pazienti del medico viennese.
«Esplorare i sogni è esplorare la parte più arcana di noi, l’io che non sappiamo d’essere, l’essere che non sappiamo di avere.»
Il più grande studioso dei sogni è stato Sigmund Freud. Questi dedicò ai sogni buona parte della sua vita, certo che senza il sogno non esiste l’uomo, come non esiste la vita senza il respiro.
Il sogno è un viaggio che iniziamo ogni qual volta ci addormentiamo; è il fragile legame con il nostro essere bambini, la migliore espressione della nostra creatività.
Stefano Massini scrittore, saggista, una delle firme di punta del quotidiano “La Repubblica” e apprezzato autore teatrale, (suo, ad esempio, il bellissimo 55 Giorni senza di Moro, recentemente portato sugli schermi Rai da Luca Zingaretti) ha rivisitato Freud e il mondo dei sogni in un originalissimo romanzo: L’interpretatore dei sogni.
Edito da Mondadori e pubblicato nel 2017, questo romanzo fatto di sogni e che racconta sogni, rappresenta una singolare e avvincente rilettura di uno dei saggi più noti del padre della psicanalisi: L’interpretazione dei sogni, il testo che rese celebre il medico viennese.
Immaginato come un quaderno-diario di Sigmund Freud, L’interpretatore dei sogni, frutto di sette anni di “disperatissimo studio” è, di fatto, un clamoroso, straordinario falso letterario.
L’autore descrive il particolare rapporto che si instaurò fra Freud e i sogni. Creature che vivono di notte, che si cibano di emozioni, che traggono forza dalla parte più nascosta e inconscia di noi.
L’interpretatore dei sogni è biografia e romanzo al tempo stesso, ma principalmente diario intimo di decine di pazienti in cura da Freud.
L’interpretatore dei sogni è una radiografia di decine di sogni.
Sogni che mani inconsce hanno intrecciato di notte.
Sogni che si dipanano come gomitoli, sotto il lieve incalzare di un Freud che chiede, annota, suggerisce.
Un testo che dà voce a protagonisti afoni che trovano la forza di parlare e raccontare.
Testimoni onirici condotti da un uomo, anch’egli sognatore, che cerca di interpretare quel magico prodotto della nostra mente.
L’interpretatore dei sogni è il resoconto di un viaggio nel mondo onirico di Freud e dei suoi pazienti, un susseguirsi di successi e fallimenti su cui spicca il caso di Tessa W, una donna affetta da isteria.
Tessa W. fu il viaggio più difficile intrapreso dal medico viennese che Massini (vincitore del Premio Campiello con Qualcosa sui Lehman) ricostruisce con tutta la forza del romanzo, portando il lettore nello studio di Freud.
Ascoltiamo, così, il lieve parlare di Tessa, la sua ansia e rileggiamo il suo sogno.
L’interpretatore dei sogni solletica la parte più irrazionale di noi, pungolandola con aghi di sogni.
Un libro che si legge come un sogno che fa venire voglia di leggere o rileggere il saggio di Freud, L’interpretazione dei sogni.
«C’è una parte dei nostri sogni che resiste con ogni forza all’interpretazione. Per assegnarle un senso occorre andare oltre, superare i limiti, mettersi alla prova con lo specchio di se stessi.»
Maurizio Carvigno