Tutti svegli: il dottor Plazzi ci porta alla scoperta del mondo del sonno

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Dormiamo un terzo della nostra vita ma del sogno sappiamo poco o nulla. Pronti a conoscere qualcosa di più su questo universo inesplorato? Leggiamo insieme il bellissimo I tre fratelli che non dormivano mai e altre storie di disturbi del sonno.

Passiamo una parte considerevole della nostra esistenza a dormire. Nei primi mesi di vita dormiamo più della metà del giorno, anche se in modo frammentato. A partire dai sei anni di vita il nostro sonno notturno è compreso fra le 9 e le 11 ore. libri da leggere 2019

Poi gradualmente il tempo dedicato al sonno si restringe, per poi espandersi di nuovo intorno ai quattordici anni.

Dai trenta in poi il fabbisogno di sonno si assesta, salvo diminuire dopo i sessant’anni, allorché non solo si dorme meno, ma la qualità stessa del nostro riposo peggiora.

Il sonno, la sospensione della coscienza, una soglia che attraversiamo ogni notte e di cui conosciamo pochissimo.

Sui sogni e sulla loro interpretazione, da Freud in poi, sono state scritte migliaia di pagine. Saggi, ovviamente, ma anche romanzi come nel caso di Stefano Massini e il suo L’interpretatore dei sogni e, naturalmente film.

Sul sonno, invece, potremmo dire che è notte fonda o quasi.

Di testi che affrontino il tema in modo divulgativo, evitando, quindi i corposi testi universitari, c’è poco o nulla.

A colmare questa lacuna ci ha pensato il dottor Giuseppe Plazzi e il suo I tre fratelli  che non dormivano mai e altre storie di disturbi del sonno.

Edito da il Saggiatore, questo agile libretto rappresenta quanto di meglio per iniziare a esplorare un mondo affascinante ma, al tempo stesso, impervio e sconosciuto.

A scriverlo è un medico, il dottor Plazzi, che da anni studia il fenomeno del sonno in tutte le sue più intricate declinazioni.

Un mondo strano e complesso quello del sonno, che Giuseppe Plazzi, di professione neurologo, ha voluto raccontarci, partendo da loro, dai malati di sonno.

Attraverso 13 storie il mondo del sonno viene sviscerato in modo semplice, chiaro, ma anche suggestivo.

Facciamo così conoscenza con alcune malattie legate al sonno, quelle note e quelle del tutto sconosciute.

Partiamo da quella forse più celebre: la narcolessia.

Già descritta nel 1880 dal medico francese Jean Baptiste Gelineau, questa sindrome consiste nel l’incapacità del nostro cervello di controllare il ritmo sonno-veglia.

«È -scrive Plazzi- come se l’interruttore biologico che garantisce l’alternanza NON REM e REM non funzionasse, e la luce nella stanza dei sogni rimanesse sempre accesa.»

Una malattia che, ancora oggi, rappresenta un problema per chi ne soffre, con evidenti conseguenze sullo stile di vita.

Uno dei problemi è che non sempre questa malattia viene facilmente e immediatamente diagnosticata.

Come nel caso della signora I.

Questa donna, a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso, iniziò a soffrire di ripetuti e improvvisi stati di sonnolenza. I medici che la visitarono, diagnosticarono una forma di depressione con tutto il corollario previsto allora per quel tipo di situazioni.

La signora I. fu sottoposta anche a 7 elettroshock, una pratica che, nell’Italia prima della rivoluzione apportata da Basaglia, era purtroppo la prassi.

Fu solo molti anni dopo, nel laboratorio bolognese del dottor Plazzi, che la signora I. scoprì la sua vera malattia.

E la sua vita cambiò e in meglio.

 

 

I tre fratelli che non dormivano mai e altre storie di disturbi del sonno è un libro che, nel solco del famoso L’uomo che scambiò la moglie per un cappello di Oliver Sacks, si legge come un romanzo, pur parlando di argomenti scientifici.

Proprio la scorrevolezza è una delle cifre di questo testo che, credetemi, non risulta mai tedioso.

Tanti i racconti proposti, come quello dal romanzesco titolo Dove se ne vanno i bambini di notte?, in cui viene affrontato il problema del sonnambulismo nei più piccoli.

Si tratta, come ricorda il dotto Plazzi, di «uno dei fenomeni più affascinanti della nostra vita notturna – tanto da attraversare i millenni in una lunga catena di racconti e favole superstiziose.»

Non solo storie a lieto fine ma anche, purtroppo, vicende drammatiche.

Come nel caso di Sogni d’oro e di sangue, in cui è raccontata la drammatica vicenda del signor S. che il 5 agosto del 2011, in una torrida notte di un’estate italiana, uccise la moglie.

Pochi minuti dopo il signor S. chiamò i carabinieri:

«Pronto! Pronto!… Senta io ho sparato a mia moglie con la pistola!… Ho sparato a mia moglie… Stavo sognando che era con un altro nel letto…»

Finzione o verità?

Le indagini confermarono che a sparare fosse stato l’uomo ma, bisognava dimostrare la veridicità di quanto dallo stesso asserito, che lo avesse fatto mentre dormiva. Un caso non semplice, che divise l’opinione pubblica e che arrivò fino allo studio del dottor Plazzi. Fu al neurologo che spettò il gravoso compito «di accertare la possibilità che il delitto fosse stato compiuto durante il sonno dell’omicida.»

Intensa è anche la storia che da il titolo al libro: I tre fratelli che non dormivano mai.

Protagonista di questo racconto è un altro signor S.

Questi è un uomo che ha da poco compiuto cinquantatré anni ma che da alcune settimane dorme sempre di meno. Quello che sta accadendo al Signor S., però, non ha nulla a che vedere con la fisiologica diminuzione del sonno legata all’avanzare dell’età, ma a ben altro. Si tratta di un segnale temuto, e in un certo senso atteso: lo stesso Signor S. e Ignazio Roiter, il suo medico, sanno benissimo di cosa sta accadendo.

Curiosi di conoscere come va a finire?

Non resta, allora, che leggere I tre fratelli che non dormivano mai e altre storie di disturbi del sonno.

E che dire buon non sonno e principalmente buona lettura.

 

Maurizio Carvigno

Nato l'8 aprile del 1974 a Roma, ha conseguito la maturità classica nel 1992 e la laurea in Lettere Moderne nel 1998 presso l'Università "La Sapienza" di Roma con 110 e lode. Ha collaborato con alcuni giornali locali e siti. Collabora con il sito www.passaggilenti.com

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