I 5 vantaggi dell’esistenza di gruppi dedicati ai libri
Agorà di voci, idee e volti, facebook è anche luogo virtuale di incontro, confronto e dissertazione fra appassionati di letteratura: lettori e scrittori.
In realtà non si tratta, o meglio non si dovrebbe trattare, di due categorie distinte, ma di un macroinsieme, quello dei primi, che contiene esponenti della seconda categoria.
Ci si augura, dunque, che chi scrive legga e molto; se tale concomitanza di azioni e ruoli non si verifica, il testo proposto ne risente in qualità.
Sono presenti, dunque, numerosi gruppi e pagine dedicati ai libri che includono l’universo di parole e immagini che gravita attorno ad essi:
dai consigli fra appassionati alle recensioni critiche, dalle domande a tema ai post polemici, dallo spam ai giveaway, dalle letture condivise alle segnalazioni di eventi e presentazioni in luoghi fisici.
Quali dinamiche si instaurano in tali cenacoli culturali virtuali?
E, soprattutto, siamo in presenza di cenacoli culturali in cui si accolgono anche prodotti di nicchia o di arene in cui ha visibilità chi più e meglio comprende e usa le leggi di mercato e di comunicazione rispondenti alle esigenze di un pubblico di massa?
Non c’è una risposta univoca, essendo facebook lo specchio a volte deformante a volte ingrandente della nostra società e, dunque, di noi tutti, anche di quanti si ritengono estranei ai social ma intrattengono rapporti personali e professionali con quanti ne sono fruitori.
In questo articolo, che apre un ciclo di riflessioni in tema, mi soffermerò sui vantaggi che la piattaforma virtuale apporta alla diffusione della letteratura.
1. I gruppi di lettura coinvolgono persone che altrimenti non avrebbero modo di incontrarsi e comunicare, creando enormi possibilità di confronto intellettuale.
2. La passione è contagiosa, si sa. Attraverso una diffusione capillare di stimoli, anche i più restii alla lettura, giovani compresi, vengono sedotti dal piacere che da essa si trae.
3. Facebook consente di conoscere anche libri editi da piccole casi editrici o autopubblicati che, altrimenti, non godendo delle possibilità economiche di pubblicità dei colossi, sarebbero condannati a circolare fra un numero ristretto di lettori.
4. La possibilità democratica di avere voce ed esprimere un parere personale porta a comprendere in tempo reale le reazioni che suscita un libro.
5. Scrittori e lettori possono avere un dialogo costruttivo e dinamico che, privando i primi di “sacralità” e attribuendo ai secondi un ruolo attivo assai tangibile, crea le premesse per uno scambio interattivo immediato.
Solo vantaggi, dunque? No, purtroppo. Facebook è un prodotto umano, soggetto alle imperfezioni della contingenza.
Per i 5 svantaggi della diffusione di gruppi e pagine inerenti alla lettura sui social, dovrete attendere il mio prossimo intervento, ma sono certa che avete già una precisa idea in merito.
Emma Fenu