L’insostenibile leggerezza degli scone è l’ultimo libro tradotto in italiano dell’autore di fama internazionale Alexander McCall Smith, che in questo romanzo torna a narrare le vicende dei protagonisti del condominio di Scotland street.
Prima ancora di recensire il romanzo è d’obbligo fare un “riassunto delle precedenti puntate”.
Chi è Alexander McCall Smith?
Alexander McCall Smith, nato e cresciuto in Africa, è un ex professore di medicina legale dell’Università di Edimburgo. È stato vicepresidente della commissione per la genetica della Gran Bretagna ed è, ovviamente, un celeberrimo scrittore. La sua prima opera, The White Hippo, un libro per bambini, è stata pubblicata nel 1980. Ma è solo con la pubblicazione di The no. 1 Ladies Detective Agency, il primo dei romanzi ambientati in Botswana, che McCall Smith diventa popolare.
Le sue serie di romanzi, come «I casi di Precious Ramotswe, detective N. 1 del Botswana», «I casi di Isabel Dalhousie, filosofa e investigatrice» e «Le storie del 44 Scotland Street» sono state tradotte in quarantasei lingue e sono bestseller.
L’insostenibile leggerezza degli scone fa parte dei popolari romanzi di 44 Scotland Street, libro pubblicato per la prima volta a puntate sul quotidiano Scotsman e ora romanzo seriale più longevo al mondo.
44 Scotland Street: il primo romanzo della serie
Il primo libro della serie di romanzi che ha come protagonisti i condomini che abitano in Scotland street è proprio 44 Scotland Street. McCall Smith, in questo romanzo, costruisce dei personaggi ai quali è impossibile non affezionarsi.
Pat è al suo secondo anno sabbatico e sta per iniziare una nuova vita. Dividerà l’appartamento con il narcisista e arrogante Bruce, agente immobiliare bello e vanitoso; troverà lavoro nella galleria d’arte di Matthew, un giovane garbato ma inconcludente che di arte non capisce nulla; trascorrerà piacevoli serate con Domenica, l’eccentrica antropologa vicina di casa. Intanto al piano di sotto Bertie, un bambino soggiogato da sua madre, Irene, prova a comunicarle che preferirebbe i trenini elettrici ai corsi di yoga, di sassofono e di italiano. A unire tutti i personaggi la caccia a un quadro che potrebbe valere una fortuna.
Semiotica, pub e altri piaceri
Mentre migliaia di turisti invadono le strade di Edimburgo per il Fringe, il festival delle arti performative, McCall Smith torna a seguire le avventure degli inquilini del 44 di Scotland Street. Tra una seduta dallo psicanalista, il corso di italiano e un’ora di yoga, il povero Bertie sogna di abbandonare il nido materno per guardare i treni alla stazione, ma si ritrova a frequentare la scuola steineriana con la salopette color fragola che Irene lo costringe a indossare in nome della parità dei sessi; suo padre Stuart grazie a un corso di autostima trova il coraggio per contraddire sua moglie e trascina il figlio in un’avventurosa partita a carte con un gangster di Glasgow. Intanto Pat rincorre il vero amore; il suo coinquilino Bruce, dopo aver perso lavoro e fidanzata, si reinventa esperto di vini e, sull’altro lato del pianerottolo, Domenica, osserva e commenta il mondo che la circonda.
Lettera d’amore alla Scozia
Domenica passa dalla parola all’azione e parte per lo stretto di Malacca per condurre una ricerca antropologica sui pirati. A occupare l’appartamento dell’ultimo piano è arrivata la sua amica Antonia. Bruce si è trasferito a Londra e Pat ha finalmente iniziato l’università. Nel frattempo Matthew è sempre innamorato di lei; Angus Lordie e il suo cane Cyril frequentano ancora le strade e i bar di Edimburgo; il piccolo Bertie continua a combattere con sua madre Irene, quasi giunta al termine di una seconda gravidanza.
Il mondo secondo Bertie
Domenica, di ritorno dallo stretto di Malacca, inizia con Antonia una guerra fredda a causa della scomparsa di una preziosa tazza da tè Spode; l’affascinante Bruce è tornato da Londra senza un soldo e si rifugia tra le braccia della ricca ereditiera Julia; il piccolo Bertie continua a cercare di sfuggire all’incontenibile invadenza della madre e alla prepotente presenza del nuovo arrivato: il fratellino Ulysses. Angus Lordie continua a dipingere i suoi ritratti mentre Pat e Matthew, il romantico senza speranza, forse hanno trovato un buon equilibrio nel loro rapporto.
L’insostenibile leggerezza degli scone
In una tranquilla chiesa vicino al castello di Edimburgo, Matthew sta per sposarsi, quando un pensiero inaspettato gli attraversa la mente: «È una decisione giusta?» Intanto, al 44 di Scotland Street, nella sua stanza il piccolo Bertie sogna di iscriversi agli scout, ma deve vedersela con la tenace opposizione della madre; per Irene gli scout, con la loro mania di indossare una divisa, sono un po’ “fascisti”. Stuart riuscirà a uscire dalle sue vesti di “rammollito” per accontentare suo figlio? Nell’appartamento al piano di sopra, Domenica e Angus Lordie si interrogano su come possono riappropriarsi della tazza blu sottrattagli da Antonia. Poco lontano Bruce sarà protagonista di un cambiamento radicale.
L’insostenibile leggerezza degli scone: la recensione
Ciò che tiene legato il lettore ai romanzi di questa serie non è la vicenda- perché fondamentalmente non succede nulla – bensì i personaggi e i loro ragionamenti filosofici sulla vita, sulla cultura, sul mondo.
Bruce, il geometra narcisista; Matthew il gallerista incompetente, ricco, sfortunato in amore; Angus Lordie lo “stantio” ritrattista che si occupa di Cyril, il cane con un dente d’oro; Irene la madre prepotente e radical chic di Bertie, l’enfent prodige di cinque anni, che vorrebbe solo comportarsi come un normale bambino della sua età: giocare a rugby, guardare i treni, iscriversi agli scout.
I personaggi, Bertie su tutti, sono il vero punto di forza di questa serie di romanzi: sono loro che attraggono e affascinano il lettore e grazie a loro McCall Smith può offrirci spunti di riflessione su vari temi.
In questo ultimo libro è interessante il modo con cui viene affrontata la questione di genere. Bertie, “condannato” da sua madre a indossare una salopette color fragola e a vivere in una cameretta dalle pareti rosa in nome della parità tra i sessi, si chiede innocentemente perché le femmine si possono iscrivere ai lupetti e i maschi non possono far parte delle coccinelle. La parità dei sessi vale solo quando sono le bambine a voler fare qualcosa che di solito fanno i bambini?
Questo tema è affrontato anche dai personaggi più adulti, anagraficamente parlando.
Nick scoppiò a ridere e gli circondò le spalle con un braccio. Bruce si irrigidì e si ritrasse, ma poi si bloccò. Perché rifiutare quel gesto di conforto? […]
“Non ci piace il contatto fisico. Agli uomini intendo. Le donne si toccano molto di più vero? Noi ce lo proibiamo”
“Vogliamo sembrare forti” confermò Bruce.
“Invece siamo deboli”
Nick sorrise “Sì gli esseri umani sono tutti deboli”. Tacque un attimo. “Ti ricordi l’ultima volta che hai pianto?”
Non era una domanda facile. A molte donne, basta pensare all’ultima volta in cui hanno visto un film commovente; per gli uomini non è altrettanto facile individuare un momento preciso. Pochi uomini si concedono di piangere davanti a un film, anche se vorrebbero; deglutiscono, ricacciano indietro le lacrime […].
McCall Smith, che sia attraverso gli occhi di un bambino o adottando il punto di vista dei grandi, ci fa riflettere su questioni sociali di un certo calibro. E lo fa a volte, come nella citazione di cui sopra, partendo da una situazione seria, altre con spunti più comici, come quando Angus Lordie si chiede se gli uomini, oggi come oggi, possono permettersi di utilizzare la crema idratante senza rischiare di sembrare “effemminati”.
Secondo il Times L’insostenibile leggerezza degli scone è “confortante come una cioccolata” e sarebbe “la terapia giusta per le fredde serate invernali”, soprattutto di questi tempi di Coronavirus, aggiungerei io, in cui si sente il bisogno di intrattenersi con leggerezza per rasserenarsi. Tutti i romanzi della serie di 44 Scotland Street rientrano al di là di ogni ragionevole dubbio nella categoria dei libri da leggere.
Valeria de Bari
Immagine copertina di Antonio Stasi.