Quante sono le parole per definire un cambio di rotta, una metamorfosi improvvisa, un evento significativo nella vita? La silloge di Franco Frainetti per le Edizioni Croce, Illuminazioni, le contiene quasi tutte come suggerisce il titolo.
Frainetti è un Leonardo da Vinci contemporaneo: architetto, pittore e poeta, si muove con la stessa maestria nel segno grafico come nell’uso della parola poetica. Nel suo caso la poliedricità è garanzia di una personalità votata all’arte per investitura mistica, assoluta.
Una visione estemporanea della realtà
Così le poesie di Frainetti si rivelano al lettore, con la visione estemporanea della realtà proprio con una serie di illuminazioni. Le liriche dell’autore sono destinate a un popolo senza coscienza, affinché possano redimersi dall’abitudine all’indifferenza.
Gli esercizi di consapevolezza del poeta iniziano con l’osservazione sistematica della realtà e la restituzione in mappe concettuali attraverso la lettura dei particolari, come in un progetto architettonico corredato da piani, disegni, diagrammi.
La chiarezza del messaggio poetico può essere paragonato a una pulizia prospettica, che ritrova la bellezza eliminando la volgarità degli eccessi.
Scrive nella prefazione Giorgio Ghiotti:
“Bordi di pagine, stanze secondarie, deserte, letti senza avventure; illuminazioni minime eppure fondamentali si compiono nei versi di Franco Frainetti, poeta della forma breve, brevissima, dell’epigramma, di più, del pensiero se il pensiero immediato, l’intuizione fulminea, potessero affidarsi alla carta senza passare dal filtro dell’arte, della parola”.
Le Illuminazioni di Franco Frainetti sono versi chiusi nel recinto della quotidianità. Sono scene che ricordano il cinema francese nel periodo del realismo poetico, ritratti calibrati di vita e fatalmente inchiodati dal destino ma illuminati dalla bellezza della poesia del marciapiede.
Fa bene leggere poesia. Non ci stanchiamo mai di ripeterlo: sostituiamo il significato gravoso di impegno con quello di privilegio.
Biografia
Franco Frainetti è nato nel 1949 a Sezze Romano in provincia di Latina dove tuttora vive e opera. Si è laureato in architettura a Roma nel 1976. In seguito ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Frosinone dove si è diplomato nel 1986. Architetto, pittore e poeta, si è distinto in vari concorsi letterari, nazionali e internazionali, ottenendo significativi riconoscimenti di critica e di pubblico. Le sue poesie sono state selezionate e inserite in numerose antologie e riviste. Ha pubblicato nel 2014 la silloge Poesie (Edizioni Croce); nel 2019 le sillogi Insofferenze (FusibiliaLibri) e L’ombra delle cose (deComporre Edizioni); nel 2020 la silloge Il cielo in bocca (Dialoghi).
Antonella Rizzo