Kropotkin, nato nobile in Russia a metà dell’800, è stato un figlio del suo tempo. Ribelle, anarchico, grande intellettuale ma anche grande scienziato, girò il mondo e l’Europa.
Criticò per tutta la vita le idee del socialismo scientifico e quelle del darwinismo sociale, secondo le quali il più forte è legittimato a schiacciare il più debole. I suoi principi di etica e di anarco-comunismo, invece, lo resero sempre più consapevole che l’anarchismo è in perfetta sintonia con lo sviluppo e i metodi della scienza, che esso ha basi scientifiche indiscutibili e, soprattutto, dimostrare che la vita umana ed animale è prevalentemente basata sulla cooperazione e la solidarietà, piuttosto che sulla lotta.
Il libro “il mutuo appoggio”, edito da Elèuthera, viene scritto da Kroptokin in Gran Bretagna, in un momento della sua vita in cui era finalmente libero, dopo anni in cui era stato ricercato, vessato, imprigionato. È una raccolta di saggi di natura scientifica, con molti esempi di ricerche e osservazioni sul campo, ma tutto è al servizio dell’etica umana e animale. I primi capitoli sono dedicati alle dinamiche di organizzazione e difesa di comunità animali, dagli insetti alle aquile passando per gli ungulati e i roditori.
“La forza delle formiche è nel mutuo sostegno e nella fiducia reciproca. E se la formica si trova al vertice dell’intera classe degli insetti per le sue capacità intellettive; se il suo coraggio è uguagliato solo da quello dei più coraggiosi vertebrati; e se il suo cervello –per usare le parole di Darwin- “è uno dei più meravigliosi atomi di materia del mondo, forse ancora più del cervello dell’uomo”, ciò non è forse dovuto al fatto che nelle comunità delle formiche il mutuo appoggio ha preso per intero il posto della lotta reciproca?
La seconda metà del libro è dedicata invece a una ricerca etica nelle comunità umane, dalle tribù di Boscimani fino alle unioni sindacali e alle classi lavoratrici. Descrivendo il mutuo appoggio come una pratica profondamente intrinseca alla natura dell’uomo, lascia intendere che, chi pensa il contrario, è stato probabilmente fuorviato da teorie economiche disumane.
Perché è importante leggere questo libro
Personalmente, posso dire di far parte di quella fetta di umanità che si è sempre sentita dire “sei troppo buona”, “pensi troppo agli altri”, “devi imparare a girarti dall’altra parte” e mi sono sempre sentita in qualche modo diversa. Ora che il termine buonismo è diventato un insulto, ora che pensare ai più fragili della nostra globale comunità umana è diventato radical chic, questo libro mi fa sentire a casa. Ora ho le prove che il benessere di tutti è più importante del singolo egoismo.
Ecco cos’era quella spinta alla solidarietà che ho fin dall’infanzia! Era il mio DNA di Homo sapiens che ruggiva dentro di me!
E poi, lo dicono anche gli Stark in Game of Thrones: “Quando la neve cade e i venti bianchi soffiano, il lupo solitario muore, ma il branco sopravvive”.
Micaela Paciotti