Quando il fantasma è donna cosa cambia nell’algoritmo del mistero? Il risultato è esponenziale perché, come racconta Claudio Marrucci nel libro Fantasme per Fefè editore, i fantasmi sono anime inquiete che tornano sempre sul luogo che li strappati alla vita terrena.
Quindi, se la damnatio memoriae dei narratori uomini ha oscurato le vicende femminili nella storia, le donne hanno un motivo in più per affermarsi in un cosmo che le vorrebbe dannate senza gloria, vittime del sentimento, manipolatrici invece di cavalieri erranti impegnati in virili duelli rusticani.
Le fantasme sono presenze straordinarie: occhi nascosti in cortecce d’albero, lune erranti, ninfe o moderne pasionarie a loro agio con il sentire notturno e lunare della loro condizione eterea di corpo astrale e vagabondo.
Claudio Marrucci è un poeta e uno scrittore e conosce perfettamente il valore dell’artificio nella scrittura, la capacità di rendere onesta la realtà usando esattamente il suo contario: il culto dell’irreale.
In questo squisito pamphlet di fantasme famose e meno conosciute si avvale delle belle grafiche di Carmela Parissi che ha curato anche la prefazione del libro. Le donne raccontate in questo libro sono venticinque e si rivelano in prima persona, fiere di palesarsi nel racconto di una Storia che non ha tributato loro un’attenzione adeguata.
Nel libro, oltre ai monologhi delle protagoniste, vengono fornite le indicazioni per evocarle, la storiografia ufficiale, il luogo infestato dalla loro presenza e le indicazioni per raggiungerlo, delle vere preziosità da scoprire.
Sono certa che chi leggerà il libro di Claudio Marrucci non avrà la percezione di aver a che fare con qualcosa di fantasioso perché la poeticità che esprime nei monologhi scritti ad arte rende la leggenda perfettamente compatibile con il principio di realtà, tanto il mondo dei viventi ha necessità di immaginare la realtà fisica in comunione con quella spirituale.
Le Fantasme sono presenze rassicuranti nella loro capacità seduttiva, fantastiche dark ladies perse nei labirinti di castelli, chiese, fortini di cui l’Italia è piena. Una mappa antropologica del cuore che le arcane signore ci svelano mostrandoci le stanze più segrete.
I motivi per leggere appassionatamente questo libro sono molteplici e riconducono alla seduzione della scrittura, alle storie tragiche e leggendarie che le fantasme portano come pesante fardello, il ritrovare somiglianze e affinità storiche e meccanismi consolidati tra vittima e carnefice.
Le donne descritte sono quasi tutte morte per cause violente, femminicidi ante litteram che fanno comprendere come il fenomeno dell’affermazione femminile sia radicato dall’alba dei tempi. Quello che il maschile afferma è la supremazia sulle cose del mondo immobilizzando i sentimenti in celle blindate dove ogni tentativo di volo deve essere prontamente interrotto.
Grazie alle Fantasme, eterne alleate.
Antonella Rizzo
La foto in copertina è di Dino Ignani