Downton Abbey. Il ricettario ufficiale: dalla serie tv alla vostra cucina!

'Downton Abbey. Il ricettario ufficiale' recensione del libro_menù

È passato più di un mese da Natale, ma io continuo a pensare col sorriso alla cena che ho preparato per la mia famiglia. Le festività appena trascorse sono state un po’ al ribasso, tra DPCM vari e scenari apocalittici dietro l’angolo. Sui social, però, ho visto che tanta gente si è inventata modi creativi per rendere memorabile il Natale 2020. Famiglie con i maglioni uguali, coreografie di ballo su tik tok, cene a tema.

Io rientro nell’ultima casistica, perché dopo aver ricevuto in dono il fantastico ‘Downton Abbey. Il ricettario ufficiale’ scritto da Annie Grey, edito da Panini Comics, ho deciso di deliziare la mia famiglia con una cena in perfetto stile Downton Abbey, che, per chi non lo sapesse, è una serie TV di successo planetario ambientata nell’età edoardiana.

Senza spoilerare, sappiate che la tenuta di Downton ha due microcosmi al suo interno: i piani di sopra, dove vivono gli aristocratici e intrecciano le loro storie, e il piano di sotto, dove si osserva la vita della servitù, i loro amori, le loro aspettative.

Innanzitutto, devo dirvi che il libro è davvero ben fatto, è un oggetto stupendo: foto patinate e oltre 100 ricette che illustrano la cucina della famiglia Crawley, per portare un’autentica fetta di Downton Abbey nelle cucine moderne e ai fan della serie. Annie Gray, autrice e storica del cibo, offre uno spaccato affascinante sui piatti che erano popolari tra il 1912 e il 1926, periodo storico di tremendi cambiamenti e conflitti, oltre che di sviluppo culinario. Le fotografie sono superbe e anche la grafica è chiara e molto elegante, ogni pagina ha riferimenti alla serie e approfondimenti storici sull’origine della ricetta o su qualche curiosità legata agli ingredienti.

Sfogliare ‘Downton Abbey. Il ricettario ufficiale’ catapulta il lettore in un’epoca in cui l’etichetta culinaria era rigorosissima, dal modo di disporre il buffet a quando e come mangiare le uova. Ma soprattutto lo aiuta a individuare le differenze -anche alimentari- tra gli aristocratici e i loro servitori. Fermo restando che alcuni ingredienti nel 2021 risultano un po’ ostici (per esempio, i rognoni).

Tornando alla mia cena natalizia, sfogliando il libro sono rimasta colpita da 4 ricette, scenografiche nell’aspetto ma di semplice preparazione. Questo il mio menù:

  • Antipasti:
  • Tortino di patate
  • Uova alla St. James
  • Entrée:
  • Soufflè di maccheroni al formaggio
  • Dessert:
  • Gelatina di Champagne ai frutti di bosco

I tortini di patate somigliano alle nostre crocchette, ma sono arricchiti da salvia e altri aromi.

Le uova alla St James sono adatte anche a raffinati picnic di campagna, perché sono delle deliziose monoporzioni. Vi spiego come si fanno: innanzitutto servono degli stampini da muffin, io ho usato quelli di stagnola. Alla base di ogni stampino va messa un’alice sott’olio, mezzo cucchiaino di paprika, un cucchiaino di prezzemolo tritato e due cucchiai di panna; poi si prende un uovo e ci si rompe dentro. Gli stampini così riempiti andranno messi in una teglia riempita per due terzi di acqua bollente e infornati a 200′ per 10-12 minuti. Una volta sfornate, le uova alla St James devono essere tolte dagli stampini (io l’ho fatto con l’aiuto di due cucchiai) e adagiate su cerchi di pancarrè tostato. Tocco finale: un cucchiaio di panna montata (non dolce, ovviamente) e una spolverata di prezzemolo.

Guardate che belle:

'Downton Abbey. Il ricettario ufficiale' recensione del libro_uova St James
Uova alla St. James

Il soufflé di maccheroni al formaggio, il piatto principale, è l’antenato nobile del tanto amato mac and cheese, piatto americano a base di maccheroncini a gomito e formaggio filante. Solo che fare il soufflé è un’arte per la quale vi consiglio tanto allenamento! Sorvolo sulla foto, ma la differenza tra una pasta al formaggio e un soufflé è tutta negli albumi montati a neve ferma!

Il dessert, invece, è stato senza dubbio la mia più grande soddisfazione e il momento WOW di tutti i commensali. Con un minimo sforzo, si ottiene un risultato buonissimo ed esteticamente molto bello. Gli ingredienti sono solo 4: champagne, zucchero, gelatina e frutti di bosco. Lo champagne va scaldato con lo zucchero, dopodiché si aggiunge la gelatina ammorbidita nell’acqua e, dopo aver mescolato, si lascia intiepidire. Si riempie metà di uno stampo e si mette in frigo. Dopo circa 40 minuti si aggiungono i frutti di bosco (io ho usato lamponi, more e mirtilli freschi) e si versa sopra l’altra metà del liquido. Le bacche all’interno devono quasi ‘galleggiare’ nella gelatina. Dopo circa quattro ore raggiunge la giusta consistenza e si può portare a tavola per un meritato applauso!

Sono stata davvero fiera del mio dolce!

'Downton Abbey. Il ricettario ufficiale' recensione del libro_dessert
Gelatina di Champagne ai frutti di bosco

Ovviamente, se decidete di preparare una cena a tema, vi consiglio di tirare fuori tovaglie bianche, merletti, bicchieri di cristallo, argenteria della nonna e tutto ciò che di solito è chiuso in qualche armadio o scatola in attesa di essere usato chissà quando.

L’allestimento della tavola e, perché no, un look d’epoca renderanno le ricette di questo libro ancora più buone!

Micaela Paciotti

Appassionata di moda da sempre, curiosa di tutto, vorrei vivere in mezzo alla natura, ma non riesco a staccarmi da Roma.

COMMENTA QUESTA DOSE DI CULTURA

Lascia un commento!
Inserisci il tuo nome qui