Si è svolto a Firenze lo scorso weekend, un momento per entrare in contatto con editori alla ricerca di nuovi talenti letterari.
Cercare voci nuove, dare la possibilità agli autori di farsi conoscere, entrare in contatto con un pubblico sempre più ampio: il panorama delle riviste letterarie in Italia è sempre più ricco e lo scorso weekend il Festival RiVista ha messo insieme alcune delle realtà più interessanti. Sono 11 le riviste che hanno collaborato alla realizzazione del festival, ospitato all’interno del bellissimo Museo del Novecento.
Undici realtà diverse, tutte autoprodotte, nate dall’impegno di chi ama la letteratura e la narrativa. Alcune di queste riviste sono solo on line, altre invece escono anche in versione cartacea. Alcune lasciano spazio solo a voci giovani, altre sono invece aperte a tutti. Su un punto gli editori sono però tutti d’accordo: c’è un mercato, di nicchia, ma c’è.
Oggi i lettori hanno voglia di andare alla scoperta di cose nuove, lontane dai diktat di un mercato letterario che sembra sempre più standardizzato.
Ci sono così esperienze come 404: file not found creata da un gruppo di under 30 che sperimenta linguaggi nuovi di indagine e analisi, per creare una rivista che parte dal linguaggio giornalistico ma che cerca di fare indagine sociale. E’ invece una rivista di racconti, ma anche di poesia, A few words, creata per valorizzare autori inediti.
Esce ogni tre mesi in 999 copie Con.tempo, una rivista dedicata ai racconti. Ogni scrittore selezionato viene accompagnato da un editor, che lo aiuta a migliorare il testo, a renderlo più efficace. Inoltre ogni numero viene illustrato da un artista che realizza la copertina. Lavora su un tema specifico The FLR, rivista bilingue che propone i suoi racconti in italiano e in inglese. L’ultimo numero, dedicato al desiderio, l’abbiamo presentato anche su Culturamente. L’obiettivo è quello di dare la possibilità a autori nella maggioranza dei casi già editi, di farsi conoscere anche a un pubblico di lingua inglese. Troppe volte, infatti, la letteratura contemporanea italiana resta sconosciuta all’estero.
Parla di cultura urbana Riot Van, creato da un gruppo di studenti universitari delle facoltà di giornalismo e disegno industriale.
E’ un magazine di attualità che vuole dare spazio a storie interessanti e fuori dal coro, per far emergere progetti ed esperienze che meritano di essere raccontate.
Letteratura ma anche filosofia, cinema, storia: parla di tutto questo L’Eco del Nulla, con una redazione composta da under 30. La rivista è disponibile on line, ma anche in abbonamento in forma cartacea. Letteratura e visual vanno a braccetto in Street Book Magazine alla continua ricerca di nuovi autori e punti di vista per la produzione di racconti, articoli d’opinione e approfondimenti culturali.
Ci sono poi esperienza solo fiorentine, come Florence is You! è un magazine che parla di arte, cultura, mostre e altri eventi a Firenze. Oppure FUL – Firenze Urban Lifestyle è un magazine che è una dichiarazione d’amore a Firenze e alla sua creatività. C’è poi Lungarno, che esce sul territorio fiorentino in 8 mila copie, uno strumento fondamentale per orientarsi nella vita culturale della città. Infine Toc Toc Firenze un web magazine che si occupa di politica e dell’attualità,
Un mondo variegato, insomma, quello delle riviste che è stato protagonista del weekend di Firenze Rivista, che ha chiuso i battenti registrando una crescita nelle presenze alla manifestazione e che già si sta preparando per un’edizione 2018 ancora più ricca.
Silvia Gambi