Da Firenze un semestrale letterario per promuovere nel mondo autori contemporanei.
Si chiama The FLR, è una rivista letteraria e nasce dall’idea di offrire una platea internazionale ad autori italiani contemporanei grazie alla traduzione dei loro lavori in inglese. Un ambizioso progetto editoriale pensato e prodotto da una giovane casa editrice fiorentina.
L’editore è Marco Badiani, già direttore del settimanale The Florentine, un settimanale rivolto al pubblico di lingua inglese, dedicato a Firenze e alla Toscana. Un periodico che viene letto non solo dagli stranieri che risiedono in Italia, ma anche da coloro che sono innamorati di Firenze nel mondo e che dalle pagine del giornale (disponibile anche in web edition) riescono a sentirsi un po’ fiorentini.
E’ da questa esperienza che è arrivata anche la voglia di creare una rivista letteraria, che si chiama “The FLR”.
Marco, perchè la rivista si chiama “The FLR” e com’è nata l’idea?
Abbiamo scelto di chiamarla così perché è l’acronimo di The Florentine Literary Review, ma per noi ha anche un altro significato. FLR è il codice dell’aeroporto di Firenze e ci piaceva l’idea di creare qualcosa di nuovo che partisse da Firenze, una città che ci ha dato tanto. Ci siamo accorti che molti scrittori italiani contemporanei non hanno la possibilità di farsi conoscere fuori dall’Italia perchè non vengono tradotti. La nostra rivista vuole dare loro una possibilità.
Quando è uscito il primo numero?
Il primo numero di The FLR è uscito a ottobre 2016, grazie ad un crowdfunding che ci ha permesso di raccogliere le risorse necessarie a partire. Serviva anche per testare l’interesse, che c’è ed è molto forte. Adesso stiamo distribuendo il secondo numero: abbiamo subito riscosso un grande successo, anche perchè cerchiamo di presentare la rivista ovunque, di creare connessioni. In questo modo anche un progetto piccolo e fatto senza molto risorse può avere un grande respiro.
Qual è il format?
In ogni numero vengono presentati 6 racconti inediti di altrettanti scrittori e due poeti. Ogni numero segue un tema: il primo numero affrontava il tema “Invasione”, questo secondo numero è dedicato al “Desiderio”. Inoltre ogni numero ha un illustratore che selezioniamo tramite candidatura.
Come vengono scelti gli autori che proponete?
Il direttore editoriale è Alessandro Raveggi, uno scrittore e italianista che lavora a Firenze con molte università americane. Ha costruito intorno a sé un comitato redazionale variegato, dove ci sono tante persone brillanti che, ognuno con le proprie competenze, contribuiscono alla selezione del tema del numero e degli scrittori da contattare. E’ infatti il comitato editoriale che sceglie chi coinvolgere e chiede quindi agli autori dei testi originali sul tema prescelto.
Dov’è presente The FLR?
In Italia, in molte librerie anche indipendenti che vendono altre riviste letterarie. Ci siamo accorti che c’è una nicchia di mercato molto attenta a questo filone, che segue gli autori contemporanea e cerca di dargli spazio. Gli autori che scegliamo in molti casi hanno già pubblicato, la possibilità che gli offriamo è quello di far conoscere il loro lavoro a un pubblico diverso. Siamo presenti a New York, a Berlino, presto a Londra. Il mercato editoriale sta attraversando un momento complesso, ma anche di grande brillantezza. Il libro di carta torna ad affascinare, c’è un nuova generazione di lettori.
The FLR è protagonista di numerose iniziative di presentazione: ad esempio potete trovarla il 30 settembre a Bologna, il 10 novembre a Torino. Sul sito della rivista trovate tutte le informazioni, anche per acquistarla: www.theflorentine.net/theflr/.
Silvia Gambi