Fabio Dell’Aversana è un “professore universitario, un avvocato, un musicista, un grande appassionato di cose culturali“.
Un giovane campano che ha trasformato la sua passione in una missione: diffondere la cultura in ogni sua specie e tutelare chi ha scelto di comunicare l’arte .
Fabio “è una persona che cerca di tenere insieme tante cose che apparentemente sembrano essere distanti tra loro”. Da questa passione, e grazie alla collaborazione con giovani professionisti nell’ambito del diritto d’autore è nata la SIEDAS (società esperti di diritto delle arti e dello spettacolo).
Ciao Fabio, come è nata l’idea di SIEDAS e qual è l’obiettivo che persegue?
SIEDAS nasce con l’obiettivo di creare una comunità che consenta agli artisti di entrare in contatto con gli operatori giuridici – avvocati, consulenti e commercialisti – che hanno scelto di dedicarsi con professionalità al diritto delle arti e dello spettacolo. Il nostro principale obiettivo consiste nell’incrementare i livelli di tutela del settore; crediamo che per far ciò sia indispensabile sensibilizzare tutti – in primis, gli artisti – verso queste tematiche. Troppo a lungo si è dimenticato quanto sia importante riconoscere i diritti degli artisti e, in generale, di tutti gli operatori che lavorano nel mondo delle arti e dello spettacolo.
Com’è strutturata SIEDAS? E come operate sul territorio italiano?
SIEDAS è cresciuta in brevissimo tempo, spontaneamente, senza particolari campagne di marketing. Abbiamo realizzato tanti eventi, più o meno importanti, ma da ognuno di essi abbiamo tratto idee interessanti e nuovi iscritti. Sin da subito ho avuto l’esigenza, in qualità di Presidente, di chiedere l’ausilio di professionisti del settore a cui attribuire incarichi di livello nazionale e incarichi locali. Questa struttura ci ha consentito di essere presenti praticamente su tutto il territorio nazionale. In ogni regione, infatti, c’è un Coordinatore che rappresenta SIEDAS e che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi statutari nel territorio di propria competenza.
SIEDAS è una realtà particolarmente giovane, composta da giovani esperti affamati di cultura e appassionati dell’arte in ogni sua sfumatura: musica, cinema, teatro, ecc. In che modo un artista, anche esordiente, può trovare in voi un sostegno? Ma soprattutto, in quali termini vi fate portavoce della cultura, e nella specie “delle arti e dello spettacolo”?
Il diritto delle arti e dello spettacolo rappresenta una disciplina a lungo trascurata, sia da parte degli operatori del settore che da parte dei legali. Personalmente ritengo che non sia più il tempo di sottovalutare le potenzialità che caratterizzano il settore. Le forme di sostegno che offriamo sono veramente tante. Gli artisti che partecipano alla vita associativa in SIEDAS possono richiedere assistenza legale, fiscale, manageriale, consigli in materia di comunicazione e organizzazione eventi e possono fruire delle tante attività, anche formative, che realizziamo.

Da poco abbiamo fondato una Rivista interamente dedicata al diritto delle arti e dello spettacolo, edita dalla PM Edizioni, che raccoglie contributi sulle tematiche più svariate: dal cinema al teatro, dalla musica alla danza, senza dimenticare le arti figurative. Chiunque voglia aggiornarsi su queste tematiche e acquisire una maggiore consapevolezza può farlo seguendo i nostri lavori.
Avete seguito e sostenuto con molto attenzione la questione Ermal Meta/FabrizioMoro durante il festival di Sanremo. Raccontaci un po’, sembra che SIEDAS abbia avuto un ruolo importante durante questo caso.
Non esageriamo! La canzone era bella e meritava di vincere. È vero, però, che SIEDAS ha contribuito a far chiarezza su un problema giuridico. C’era o meno plagio in quella vicenda? Ebbene, dopo aver attentamente studiato il problema, decisi di prendere pubblicamente posizione, con un semplice post sui principali social networks. Pare che la mia posizione abbia riscosso un notevole interesse, come dimostrano le tante interviste che ho rilasciato in quelle ore di incertezza per il destino della canzone in gara.
Ho letto sul vostro sito che sono attivi dei bandi con delle borse di studio per i vincitori. Ce ne parleresti?
Hai perfettamente ragione. La partecipazione ai concorsi indetti da SIEDAS è una ulteriore possibilità riconosciuta in favore dei nostri soci. Recentemente sono stati presentati due concorsi internazionali, quello fotografico, intitolato alla memoria di Giovanna Talà, e quello di composizione pianistica, dedicato alla memoria di Carl Czerny. In entrambi i casi è previsto un premio in danaro per il vincitore e, non da ultimo, i migliori lavori saranno pubblicati o presentati in pubblico.
Cosa dobbiamo aspettarci da SIEDAS? Quali sono i progetti futuri?
Credo che SIEDAS abbia tante potenzialità e sono sicuro che sia questa l’opinione che condividono i miei Soci, soprattutto coloro i quali lavorano al mio fianco per la realizzazione dei nostri progetti. Nel futuro vedo tante cose ma mi limiterò ad anticipare ai lettori di Culturalmente che l’Assemblea Nazionale SIEDAS 2018 si terrà a Roma. Dopo il grande successo delle scorse edizioni di Napoli e Livorno, abbiamo deciso di conquistare la capitale con una tre giorni interamente dedicata al mondo delle arti e dello spettacolo. Avremo ospiti di rilievo nazionale e consegneremo un Premio alla carriera ad una personalità di grande spessore. Di più non vi dirò! Conto di incontrare – e, perché, no, accogliere come Soci SIEDAS – tutti i lettori di Culturalmente a Roma dal 12 al 14 ottobre!
Noi aspettiamo con ansia di partecipare all’Assemblea Nazionale di quest’anno. Nell’attesa ci auguriamo che sempre più giovani si avvicinino all’arte e alla cultura in ogni sua forma.
Angela Patalano