Nicholas Menegatti è un giovane musicista di origini ferraresi. Ha iniziato la sua carriera di cantante all’età di 14 anni.
Per comprendere le radici di questa forte passione bisogna fare un salto indietro di qualche anno. A sei anni i bambini iniziano la scuola e giocano, Nicholas invece, grazie alla nonna paterna, ha incontrato uno dei suoi amore più grandi: il canto e la musica. Appassionato di genere lirico, classico e pop melodico, ha studiato intensamente perfezionando le sue doti canore. Nel suo curriculum vanta due anni di canto lirico, quattro anni di canto moderno, altri due anni di pianoforte, e poi lezioni di sassofono, chitarra per poi approdare come cantante. Non solo, ha all’attivo un disco autobiografico, è organizzatore del Sonority e ideatore del Social Event Network, Zonar. Un musicista e un artista che sa trasmettere la passione per ciò che fa.
La musica ti scorre nelle vene da quando eri praticamente bambino. Di quale genere ti occupi? E soprattutto raccontaci della tua musica.
“Mi occupo principalmente di genere pop melodico. Da quest’anno mi sono cimentato in testi scritti da me: grazie alla collaborazione con Vigù, artista bolognese, e Renato Droghetti, arrangiatore della San Luca Sound, abbiamo costruito i miei brani.
Il primo CD è composto da nove brani e si intitola “La storia più bella”. Il titolo è tratto dal brano di apertura del mio disco in cui ogni pezzo riflette una tappa della mia vita: dall’amore nei confronti della mia nonna paterna che mi ha portato nell’ambiente musicale; passando per la mia infanzia; la crisi genitoriale; per poi arrivare al matrimonio con mia moglie. Insomma, si tratta di un CD autobiografico.”
So che stai lavorando a dei progetti: Zonar e Sonority festival. Di cosa si tratta?
“Il Sonority nasce due anni fa a Ferrara, città nella quale sono nato e in cui ho vissuto. Con questo progetto abbiamo dato il via al primo concorso canoro nazionale: Sonority Festival. Questo, a differenza di altri concorsi canori, non pone alcun limite né all’età, né al genere musicale. Ritengo, infatti, che ogni artista debba esibirsi come meglio crede, nella lingua e nel modo che preferisce. L’idea alla base del Sonority è gestire le persone che partecipano nel modo più familiare possibile, farli sentire a casa e con il fine ultimo di stare insieme e fare musica.”
Un artista che si pone al servizio degli artisti. Una vocazione e una missione che ti caratterizza. Raccontaci.
“Il mio obiettivo è quello di fornire un servizio per altre persone che fino ad ora, in qualità di artista, non ho trovato. Il Sonority, ad esempio, lo considero un concorso molto libero. Non ho mai trovato nulla di simile in giro. Anche Zonar è una piattaforma nuova nel suo genere. Tutto questo lo faccio dedicando del tempo per me e per gli altri artisti che vogliono riuscire nel loro intento.”
Cosa ti aspetti da questa seconda edizione del Sonority Festival?
“Quest’anno il Sonority si svolgerà il 27 e il 28 luglio presso spazio Grisù a Ferrara. L’amministrazione comunale ci ha fornito un grandissimo appoggio sia per la gestione che per l’organizzazione. Cosa mi aspetto da questa edizione? Mi aspetto, prima di tutto, tantissime adesioni da parte dei partecipanti e soprattutto tantissimo cantautorato come è stata l’edizione 2016. È sempre bello sentire come gli artisti si raccontano attraverso la musica. Vedere come danno voce alle loro impressioni, alle loro emozioni, o semplicemente a pezzi della loro vita. La musica, come veicolo attraverso cui gli artisti si raccontato, diviene così un elemento di scambio: scambiare un pezzo di sé stessi con il pubblico. Non è facile in un brano riuscire a dire la propria opinione, riuscire a farlo senza filtri o limiti, senza parametri, in maniera trasparente ma nel rispetto di tutti.”
Sono particolarmente colpita del tuo porre a fondamento del progetto Zonar l’aspetto umano. Prima di tutto cos’è Zonar? Poi cosa spinge questo desiderio di umanità?
“Il sogno di ZONAR nasce anni fa, quando l’esperienza era poca ma la voglia di fare era tantissima. Si cercava sempre di rispondere il più possibile alle esigenze degli artisti, ma una in particolare li accomunava tutti: fare e partecipare ad eventi.
Noi vogliamo fare eventi, vogliamo essere presenti ad ogni evento, vogliamo essere il mezzo con il quale nascono gli eventi! Come un alveare dove le api lavorano insieme per costruire la loro casa, così è ZONAR. Un motore di ricerca per gli eventi ma con un aspetto social. Qual è l’aspetto social di ZONAR? È far interagire all’interno del portale tre tipologie di utenti: organizzatori, artisti e pubblico.
Queste tre tipologie di utenti trovano in Zonar una piattaforma che aiuta loro nella realizzazione e creazione di nuovi eventi. L’artista può contattare la location, cosi come la location può contattare l’artista per creare un nuovo evento e l’utente pubblico resta sempre informato sui futuri eventi. Trait d’union di tutto questo sono diverse partnership che stiamo cercando di definire di volta in volta che vorremmo diffondere in ambito nazionale. Nel senso che un artista dell’Emilia Romagna potrebbe fare un’esibizione in Lazio o Lombardia o ancora in Puglia purchè vi sia un accordo con la location o con un’entità ad esempio comunale. In ZONAR ci saranno, infatti, anche enti pubblici e associazioni, o anche organizzazioni di eventi. Quindi, si tratta di un progetto che non nasce come un’agenzia ma come servizio di unione tra gli artisti, organizzatori e spettatori.
Sono stato per molto tempo osservatore e critico del mondo che mi circondava, ciò ha permesso di poter dare ai miei progetti un aspetto umano. Sui social più diffusi l’attenzione è posta sulla quantità. Per noi di Zonar gli utenti non devono essere dei numeri. Non puntiamo a raggiungere nell’immediatezza cento mila utenti o un milione, non mettiamo nessun contatore che conti i nostri utenti. Per noi ogni artista è importante per quello che riesce ad esprimere: la propria arte senza distinzione, a prescindere che sia un cantante, un video maker, uno scrittore ecc.
Quali sono i servi offerti IN ZONAR?
“I servizi offerti in ZONAR apparterranno ad ogni categoria artistica disponibile. Attraverso delle partnership locali in ogni regione d’Italia potremmo offrire ad ogni utente servizi a prezzi vantaggiosi con scontistiche dedicate, creando un vero e proprio circuito di ZONAR PARTNERS. Crediamo che sia possibile guadagnare il giusto usufruendo del giusto servizio! E i nostri utenti sono i primi a doverci guadagnare in tutto questo.”
Progetti futuri con Zonar?
“Abbiamo tantissime idee, alcune di queste da mettere in pista subito dopo la partenza del portale prevista il 7 maggio 2018. Altre funzioni arriveranno invece con gli aggiornamenti futuri della piattaforma. Ogni progetto di ZONAR porta con sé un passo in più verso i nostri utenti: metter loro a disposizione tutti gli strumenti necessari a fare dell’arte degli eventi il proprio lavoro e dare al pubblico il divertimento e la possibilità di partecipare a più eventi possibile divertendosi e trovando sempre quello che cercano. Quindi non vi rimane che rimanere sintonizzati! ZONAR sta per arrivare!”.
Angela Patalano