Da venerdì 8 settembre è disponibile per i musicofili Cafiero, in digital download e su tutte le piattaforme streaming. Porta infatti il nome del suo interprete il primo disco ufficiale.
L’Ep (prodotto da Andrea Tripodi e registrato al “Tree Studio” di Milano) racchiude quattro inediti attestando la spiccata sensibilità del cantautore unita al talento, capace di comporre canzoni incisive e di spaziare tra i più diversi generi musicali.
Un percorso emozionante caratterizzato da un sound corposo ed ammaliante; contemporaneamente all’uscita di “Cafiero”, l’8 settembre, arriva in radio “Maledirò”, l’inedito estratto per il lancio del disco.
Cafiero, all’anagrafe Salvatore Cafiero (musicista, cantautore e produttore), vanta una carriera illustre caratterizzata da una vasta esperienza live, non solo in Italia ma anche in Europa e in America, e da una serie di collaborazioni prestigiose.
Fondatore dei Super Reverb, nel 2011 intraprende ufficialmente la carriera da solista con il nome Cafiero ed entra a far parte, come chitarrista, della band di Dolcenera. Nel 2014, dopo una serie di show live negli Stati Uniti, pubblica l’Ep Suck my Blues. Dallo stesso anno, ad oggi, è membro della band di Gianluca Grignani.
Segue una collaborazione con Eros Ramazzotti e il 1° settembre 2015 si aggiudica il premio “Miglior chitarrista dell’anno” al concorso indetto dal MEI. Successivamente, collabora anche con i Tiromancino, Nek ed Elodie.
L’8 settembre 2017 Cafiero pubblica il suo primo disco ufficiale dal titolo omonimo Cafiero. Il singolo è accompagnato da un video (visibile al link ufficiale http://youtu.be/3HMnPxHwf6w), ideato dallo stesso Cafiero e realizzato da Ientu Film nel Salento (terra d’origine del musicista), ed offre una lettura del testo con immagini che accentuano le sensazioni generate dall’energia del suono.
Ma conosciamolo meglio attraverso questa intervista.
Salvatore, qual è la spinta motivazionale che rende autonomo un musicista dalla sua dipendenza dallo strumento e lo spinge a tentare una carriera da autore ed interprete? Sono due strade nettamente diverse che connotano atteggiamenti e personalità diverse nei confronti della progettazione di una carriera.
In realtà la spinta motivazionale è identica nonostante le cosiddette “carriere” sembrino diverse: si scrive, si suona e si canta per comunicare.
Il tuo disco è bellissimo e ha un sound davvero raffinato. Difficile apprezzare in egual misura la valenza dell’interpretazione vocale e i virtuosismi strumentali. Uscire dai propri “recinti” è un’esperienza vincente?
Cercare di creare qualcosa che vada fuori i propri “recinti” è una esperienza unica e bellissima quindi vincente per questo.
Il tuo progetto musicale è connotato da contaminazioni di forte calore espressivo che richiamano accenti blues su una tessitura rock tradizionale, come negli assoli di chitarra. Qual è stato il tuo percorso formativo?
Il mio percorso formativo è la mia stessa gavetta che non ha mai termine, suono da 20 anni con una media altissima di concerti all’anno ; questa è la mia formazione che è in continua evoluzione.
Sei stato il chitarrista di grandi cantanti del panorama musicale italiano fino ad essere celebrato nel 2015 dalla MEI come il miglior chitarrista dell’anno. Ho l’impressione che ogni traguardo sia per te un nuovo inizio. Inquietudine o sana ambizione?
Entrambe le cose, l’inquietudine di non essere mai perfetto o all’altezza delle varie situazioni che mi da l’ambizione di migliorare per poter conquistare nuovi traguardi.
La tua terra, il Salento, sembra essere di una generosità senza fine nel generare artisti di grande valore. Quale segreto nascondono questi luoghi per trasmettere questa straordinaria energia vitale? Ormai si può parlare di una scuola salentina vera e propria che contamina le officine musicali di tutta Italia.
Il Salento è una terra meravigliosa ricca di bellezza e talento. I salentini sono per cultura o attitudine naturale propensi a dare il meglio di se stessi in ogni campo, sono persone determinate che trovandosi in un contesto troppo lontano dai punti nevralgici dove le opportunità nascono, si impegnano per andare a prendersi, con merito, ciò che nel Salento non c’è .
Chi sono stati i tuoi migliori compagni di viaggio, senza voler fare torto a nessuno?
Senza ombra di dubbio la mia band storica: I “Super Reverb”, suoniamo insieme da tantissimi anni e siamo come fratelli. Se in altri progetti realizzati nel tempo qualcosa è andato storto per invidie o gelosie inutili scaturite dalla mia propensione alla collaborazione invece con Jessy Maturo, Filippo e Tonio Longo siamo sempre stati uniti gioendo dei successi reciproci e aiutandoci nei momenti più bui.
Il testo della tua canzone “Maledirò” mi ha colpito molto perché coglie la vera essenza dell’amore, inteso come sentimento dalla valenza neutra, non necessariamente costruttiva. L’Eros primigenio è una grande energia che muove le cose del mondo ma non è sentimentalismo.
Giusto perché non avevo per niente intenzione di scrivere un brano troppo sentimentale ma al contrario invece istintivo e “sentimentalmente scorretto”.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Sono sicura che sentiremo parlare a lungo di te..
Ho molti progetti in cantiere che ad elencarne solo alcuni farei torto ad altri..ma nonostante questo sono sempre pronto a crearne nuovi ed interessanti.
Grazie alla tua disponibilità, sei un grande artista.
Non mi sento un grande artista ma un piccolo artigiano della musica e vi ringrazio infinitamente di cuore.
UFFICIO STAMPA E PROMO RADIO
NUNZIA NAPOLITANO
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Antonella Rizzo