Il tour dei Festival Itineranti del Franciacorta chiude con la tappa finale di Roma

Tante le cantine Franciacorta presenti all’Hotel Cavalieri, nell’appuntamento di dicembre ormai consuetudine per gli appassionati romani.

E’ uno degli eventi più attesi dai fans degli spumanti e come ogni anno è stato un successo. Il grande afflusso di pubblico ha confermato ancora una volta come i Franciacorta siano tra le bollicine preferite dai consumatori. Un successo che viene da lontano, costruito sul duplice binario della comunicazione e della qualità.

Pochi consorzi in Italia possono vantare la presenza capillare del Franciacorta sul territorio nazionale e i festival Itineranti sono solo una di queste iniziative. Le tappe di questo evento dovrebbero essere da esempio per gli operatori di altri consorzi spesso, impegnati in politiche personali e prive di progettualità.

Il Festival Franciacorta oltre alla degustazione, ha dato modo anche di approfondire i temi legati a questo territorio con il seminario “Le diverse espressioni del Franciacorta”. Una realtà che coinvolge 19 comuni, nata nel 1990 con 19 produttori. Oggi le cantine associate sono 117, per 2800 ettari vitati che concorrono alla produzione di Franciacorta Docg.

Il vitigno principe è lo Chardonnay, ma anche le percentuali minori di Pinot Nero e Pinot Grigio, concorrono a determinare il carattere delle singole espressioni produttive.

Nelle sale anche stavolta la massiccia presenza di produttori, ha permesso di conoscere molte di quelle che non sono abitualmente tra le più distribuite nelle enoteche romane. Una piccola rappresentanza se si pensa alle oltre 17 milioni di bottiglie prodotte, ma ampiamente sufficiente per testare le conferme qualitative del territorio.

Grandi nomi icona del Franciacorta nel mondo insieme a realtà meno note al grande pubblico, fianco a fianco con le loro interpretazioni del territorio. Fare nomi è veramente difficile e visto l’elevato livello qualitativo, si può parlare solamente di preferenze personali.

In questo senso da evidenziare gli spumanti versione Saten, come il Soulsatèn di Contadi Castaldi, il Millesimato di Franca Contea e quello di Cantina Boccadoro, insieme agli splendidi Ricci Curbastro e Ziliani.

Tra i Pas Dosè, Nature o Dosage Zéro che dir si voglia, caratterizzati dalla percentuale di zucchero il più vicina possibile allo zero, da ricordare il Freccianera dei F.lli Berlucchi, Castello Bonomi e Mosnel.

Alti livelli anche per le altre tipologie con le cantine Bellavista ed i suoi Brut, Le Marchesine con il Secolo Novo Brut Millesimato 2010, La Montina con il Brut Millesimato 2011.

Le 36 cantine  presenti :  Antica Fratta – Azienda Agricola Fratelli Berlucchi – Barone Pizzini – Bellavista – Berlucchi Guido – Bersi Serlini – Boccadoro  – Bonfadini – Bosio –  Ca’ del Bosco – Ca’ D’Or – Camossi – Cantina Chiara Ziliani – Castel Faglia Monogram – Castello Bonomi Tenute in Franciacorta – Castelveder – Cola Battista – Contadi Castaldi – Corte Aura – Ferghettina – Franca Contea – La Montina – Le Marchesine – Lo Sparviere – Marchesi Antinori Tenuta Montenisa – Marzaghe – Mirabella – Monte Rossa – Mosnel – Quadra – Ricci Curbastro – Solive – Tenuta Ambrosini – Uberti – Ugo Vezzoli – Vezzoli Giuseppe

 

Bruno Fulco

Iscritto all’Ordine dei Giornalisti e diplomato presso l’Associazione Italiana Sommelier, da sempre appassionato di enogastronomia come veicolo di scambio e collegamento tra le diverse culture. Viaggiatore entusiasta specie nelle realtà asiatiche e mediorientali. La fotografia completa il bouquet delle passioni irrinunciabili con particolare attenzione al reportage. Ricerca ostinatamente il modo di fondere questi elementi in un unico elemento comunicativo.

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