Roma è la città più verde d’Europa, e tra i suoi parchi uno dei più importanti è Villa Sciarra.
Situata nel Municipio I, segna il confine tra due quartieri: Trastevere e Monteverde. Gli ingressi principali sono da viale delle Mura Gianicolensi e da Via Calandrelli.
La storia
Villa Sciarra ha una storia molto antica. In epoca romana la zona era dedicata al culto della ninfa Furrina, vi erano gli orti di cesare e qui venne ospitata Cleopatra durante il suo soggiorno nell’urbe. Venne poi edificato un tempio durante l’impero di Nerone, consacrato a divinità siriache. Il nome Sciarra ha invece origine dalla famiglia proprietaria della villa dalla fine del XVII agli inizi del XX secolo: i Barberini-Colonna di Sciarra.
In seguito la tenuta fu ceduta a George Wurts, ex diplomatico americano che fece ristrutturare la palazzina principale (foto di copertina), oggi sede dell’istituto italiano di studi germanici, e ne aggiunse un’altra in stile neomedievale. Wurts era appassionato di botanica e fece piantare molte specie vegetali; la villa fu poi arricchita con numerose statue e fontane, visibili anche oggi. La moglie del defunto Wurts donò il parco allo stato italiano e due anni dopo venne aperta al pubblico.
La Villa
Villa Sciarra si trova sulle pendici del Gianicolo, motivo per cui nei punti a visuale libera si può godere di un ampio panorama. La struttura del parco è su più livelli, con un percorso che, a seconda dell’ingresso, va dal basso verso l’alto o viceversa.
I sentieri sono contornati da pietre o steccati in legno, e fanno da raccordo coi punti salienti del parco, come la palazzina principale e le numerose statue e fontane. Spicca per bellezza la fontana delle sfingi, situata al centro del parco. Numerose sono poi le strutture secondarie, dall’uccelliera al tempietto circolare. Scendendo verso il versante trasteverino inizia la parte più boschiva della villa, con lunghi sentieri ombrati da alberi secolari.
Flora e fauna
Anche grazie alla sua lunga storia, Villa Sciarra ospita numerose specie vegetali. Gli alberi più diffusi sono il cipresso (Cupressus sempervirens), il leccio (Quercus ilex), l’alloro (Lauro nobilis), la magnolia (Magnolia) e il cedro del Libano (Cedrus Libani). Inoltre vi sono due esemplari di Ginkgo (Ginkgo biloba), di origine cinesi e che risale a 250 milioni di anni fa.
Nella parte bassa del parco si trova un laghetto, quindi non mancano specie anfibie come la rana verde (Pelophylax kl. escluntus) e il rospo comune (Bufo bufo), oltre alla testuggine dalle orecchie rosse, tipica di questi ambienti e di altri parchi di Roma.
Come raggiungere Villa Sciarra
Villa Sciarra è raggiungibile dalla stazione ferroviaria Quattro Venti, dal tram 3 (fermata Trastevere Bernandino da Feltre), oltre che dalle linee bus 710 (fermata Carini), 870 (fermata Carini/Bonnet), 44 e 75 (fermata Dandolo).
Lorenzo Balla
Foto di Lorenzo Balla